Perez, svincolatosi dal Deportivo La Coruña a gennaio, ha accettato la sfida del PSV per portare esperienza all’attacco olandese. La decisione di viaggiare via terra non è una novità per lui: già in passato ha preferito auto, treni o persino traghetti pur di evitare di volare. Durante la sua esperienza al Cadice, ha raggiunto le Canarie e le Baleari in nave, mentre nei trasferimenti interni ha sempre optato per soluzioni su quattro ruote. Il PSV, che lo ha annunciato ufficialmente con entusiasmo, gli ha assegnato la maglia numero 27. "Sono felice di essere qui, ho grandi ambizioni e voglio dare il massimo per la squadra", ha dichiarato Perez ai microfoni del club. "L’accoglienza è stata fantastica e non vedo l’ora di segnare e aiutare il PSV a raggiungere i suoi obiettivi".
L’Olanda, il campionato perfetto per Lucas Perez
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Uno dei motivi che ha spinto l’ex Arsenal a scegliere la Eredivisie è proprio la dimensione contenuta dei Paesi Bassi, che gli consente di spostarsi senza bisogno di prendere l’aereo. Inoltre, non essendo inserito nella lista UEFA per le competizioni europee, Perez eviterà trasferte internazionali. Per il PSV, il suo arrivo rappresenta una soluzione d’esperienza, soprattutto alla luce del passaggio agli ottavi di Champions League del club olandese. Perez dovrà sostituire Luuk de Jong in alcune fasi della stagione, un compito che accetta con determinazione: "Capisco il mio ruolo, ma voglio dimostrare di meritare minuti importanti".
Ricordi Bergkamp?
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La paura di volare di Lucas Perez lo avvicina a una leggenda del calcio: Dennis Bergkamp. L'olandese saltò addirittura il Mondiale del 2002, in Corea del Sud e Giappone, dato che era impossibile organizzare uno spostamento via terra. Il fenomeno olandese ha sempre parlato apertamente della sua aerofobia, tanto da guadagnarsi il soprannome di "The Non-Flying Dutchman".