L'allenatore catalano ammette la superiorità dei Blancos: "La squadra migliore ha vinto, dobbiamo accettarlo"
La corsa del Manchester City in Champions League si ferma ancora contro un ostacolo ormai familiare: il Real Madrid. Dopo il 3-1 subito al Bernabéu, la squadra di Pep Guardiola saluta la competizione con un 6-3 complessivo che lascia pochi dubbi. Nonostante il dominio delle passate stagioni, questa volta i Blancos hanno imposto la loro legge, mettendo fine ai sogni europei dei campioni d'Inghilterra.
Guardiola ammette la superiorità del Real Madrid
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A fine gara, l'allenatore catalano non ha cercato alibi, riconoscendo il valore degli avversari e analizzando con lucidità il momento difficile che sta attraversando la sua squadra. "La squadra migliore ha vinto, lo merita", ha dichiarato Guardiola senza mezzi termini. "Abbiamo fatto delle grandi campagne in Champions negli anni scorsi, raggiungendo semifinali e finali, ma quest'anno no". Un'autocritica chiara, accompagnata da un'analisi lucida sulla differenza vista in campo: "Negli ultimi tre anni siamo stati superiori a loro, ma stavolta sono stati migliori. Sanno correre, fare possesso, pressare alto, muoversi con dinamismo e difendere con ordine. Hanno meritato la vittoria. Dobbiamo imparare e accettare questa sconfitta".
Un ciclo al tramonto?
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Le parole di Guardiola aprono anche una riflessione più ampia sul futuro del Manchester City e sulla possibilità che un ciclo vincente stia volgendo al termine: "Non tutto dura per sempre", ha ammesso il tecnico catalano. "Forse siamo alla fine di un ciclo. Ci sono giocatori che stanno invecchiando, è normale. Ma io ho ancora la forza di andare avanti". La sconfitta non sembra aver scalfito la sua determinazione: "Se ho la voglia di continuare? Sì, assolutamente sì. Voglio restare qui", ha ribadito con fermezza.
Obiettivo Premier League: il City guarda avanti
Archiviata l'eliminazione europea, Guardiola punta ora a chiudere la stagione con un obiettivo chiaro: garantire al Manchester City un posto nella prossima Champions League. "Ora ci aspettano tredici partite di Premier League e dobbiamo lottare per tornare qui il prossimo anno", ha dichiarato. "Abbiamo fatto cose incredibili in questi anni, dobbiamo continuare a migliorare, passo dopo passo". L'amarezza per l'uscita di scena è tangibile, ma lo spirito di competizione non vacilla. Guardiola sa che il suo City ha ancora molto da dare, ma per tornare sul trono d'Europa serviranno nuove energie e forse, come ha lasciato intendere, un inevitabile rinnovamento.