IL POST PARTITA

Martinez duro: “In Danimarca il peggior Portogallo degli ultimi due anni”

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Martinez ha commentato Danimarca-Portogallo: le dichiarazioni del Commissario Tecnico dei lusitani
Enrico Pecci
Enrico Pecci Redattore 

Il Portogallo cade in Danimarca. La Nazionale di Roberto Martinez sarà chiamata a rimontare l'1-0 dell'andata nel match di ritorno in programma domenica in Portogallo. Il commissario tecnico Martinez, in conferenza stampa, ha commentato così la sconfitta: "È stata la nostra peggior prestazione degli ultimi due anni, senza dubbio. Non rientrava nei nostri piani. Penso che durante la partita non abbiamo fatto quello che dovevamo fare per giocare con l'ambiente, l'aggressività della Danimarca. Abbiamo bisogno di partite come questa".

Portogallo, Martinez: "Ci è mancata l'intensità, non abbiamo vinto duelli"

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"Dopo una pausa di cinque mesi, non siamo usciti con intensità - ha analizzato il Ct del Portogallo - la pressione della Danimarca è stata molto efficace. Sarebbe molto facile per noi giocare palle lunghe e non cercare di migliorare come squadra. A volte abbiamo sofferto. Penso che Diogo Costa ci abbia dato l'opportunità di andare nel secondo tempo con fiducia, di credere, e con il supporto dei nostri tifosi andremo così alla prossima partita". Martinez individua i problemi della sua squadra in Danimarca: "Ci è mancata l'intensità, non abbiamo vinto i duelli, non abbiamo previsto le aree che la Danimarca ama sfruttare, abbiamo perso palla in situazioni inutili, ci sono mancate le linee di passaggio. Ci è mancata l'armonia necessaria. L'atteggiamento è stato fantastico, ma la nostra prestazione non è stata al livello che ci aspettavamo. I giocatori sono concentrati sullo sfruttare il supporto di Alvalade (stadio dello Sporting a Lisbona, ndr) per finire ciò che dobbiamo fare".

Sull'andamento della partita ha poi aggiunto: "Era una partita in trasferta, dovevamo provare a reagire a quello che avrebbe fatto la squadra di casa. Siamo una squadra che ha bisogno di controllare la partita, essere aggressiva, guardare la porta, cercare di fare gol. E a noi è mancato questo. La Danimarca era molto ben organizzata e aveva le idee chiare: attacchi rapidi, mettendo quattro o cinque giocatori nella zona centrale, e siamo arrivati ​​tardi nei duelli. Ma l'atteggiamento e l'intensità difensiva individuale, le azioni di Renato, Rúben, Diogo Costa, ci permettono di essere ancora in una posizione per poter combattere nella seconda partita".

Diogo Costa, protagonista con il rigore parato ad Eriksen, ha dichiarato: "È stata una brutta giornata per la Nazionale. Abbiamo ancora un sacco di tempo per correggere questa partita. Tutto quello che dobbiamo fare è allenarci e prepararci meglio per la partita. Penso che non siamo stati in grado di giocare il nostro calcio. Abbiamo giocato più il calcio che volevano loro che quello che volevamo noi. Ecco perché è andata male. Ma ora dobbiamo dare il massimo per portare il meglio alla nostra Nazionale". Sul rigore parato: "Abbiamo studiato i rigoristi. Non scelgo mai una squadra decisa, dipende molto da ogni portiere, e questo è tutto. Ho pensato che, dal suo punto di vista, avrei potuto calciare il rigore alla mia destra e ci ho creduto". L'estremo difensore crede nella rimonta: "Certo che è possibile ribaltare la situazione. Abbiamo una squadra con una qualità immensa. Non è per una brutta partita che non siamo bravi. Non è così. È stata una brutta giornata, ma cercheremo il meglio nella prossima partita".

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Portogallo, il post partita: Ruben Dias e Bruno Fernandes masticano amaro

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Anche Ruben Dias ha parlato con i giornalisti e ha sottolineato gli errori che devono essere corretti in vista del ritorno: "Ci è mancata l'intensità, vincere i duelli e ci sono mancate cose che ora esamineremo. Ci sono valori che non sono negoziabili e avere intensità e vincere i duelli sono cose non negoziabili. Non ci hanno colto di sorpresa perché conosciamo la loro qualità. Guardiamo avanti e se vogliamo preparare questa squadra e questa generazione a vincere alla grande, dobbiamo farlo con partite come queste e non con partite più facili o brillando in partite che non sono così difficili. È qui che dobbiamo crescere ed essere bravi".

"In una partita come questa - chiosa il difensore del Manchester City - se l'intensità e l'aggressività nei duelli non sono alla pari, è difficile competere perché dall'altra parte c'è una squadra di qualità. Senza questa aggressività, neanche il miglior piano del mondo funziona". Infine, anche Bruno Fernandes si è rammaricato del risultato, ma continua a sperare di ribaltare la situazione: "Non siamo stati molto aggressivi quando abbiamo perso palla, avremmo dovuto essere un po' più aggressivi nei movimenti con la palla e avevamo bisogno di più palloni in profondità, perché loro marcavano a uomo e non possiamo giocare con Pedro Neto e Rafael Leão e non sfruttare lo spazio con la loro velocità".

Il centrocampista del Manchester United, senatore del Portogallo, ha concluso così: "Non potevamo fare di più perché volevamo tenere la palla e forzavamo troppo i passaggi corti. Con la pressione della Danimarca così forte, dovevamo essere più intelligenti nel trovare lo spazio all'interno e poi cercare la profondità e non siamo stati abbastanza bravi. Loro erano bravi a pressare e costringerci a commettere errori e segnare gol. Non siamo rimasti sorpresi, sapevamo che erano aggressivi e che sarebbero usciti forti. Ci mancava l'aggressività e l'essere più forti nei duelli, più intelligenti nello sfruttare la profondità. Ci aspetta una partita difficile, ma vogliamo davvero vincere e in casa, con i nostri tifosi, siamo certi che riusciremo a ribaltare l'esito della partita".

 

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