- Notizie Calcio
- Calciomercato
- Calcio Italiano
- Streaming
- Editoriali
- Calcio Estero
- DDD X EVENTS
- Redazione
La teoria secondo cui i club sudamericani avrebbero brillato nel nuovo Mondiale per Club grazie a un maggior riposo rispetto alle squadre europee, cade sotto il peso dei numeri. Dati alla mano, le formazioni della CONMEBOL hanno disputato molte più partite rispetto alle big UEFA, con Flamengo e Botafogo in testa. Un dato che ribalta completamente la narrazione sul presunto vantaggio fisico dei sudamericani.
83% - Thiago Silva del Fluminense - calciatore di movimento più "anziano" ad aver giocato al Mondiale per Club FIFA 2025 - ha la miglior percentuale di duelli aerei vinti (83%) in questa edizione del torneo (10/12 - min. 10 duelli). Leader.#FIFAClubWorldCup#FIFACWCpic.twitter.com/KBg9g444jm
— OptaPaolo (@OptaPaolo) June 27, 2025
Contrariamente alla narrazione diffusa in Europa, i club sudamericani non sono arrivati al nuovo Mondiale per Club più riposati rispetto alle grandi del calcio europeo. I dati, infatti, raccontano un’altra storia: il Flamengo è la squadra che ha giocato più partite nell’arco dell’ultimo anno (dal 14 giugno 2024 al 14 giugno 2025), ben 77, più di Real Madrid, PSG o Manchester City. Subito dietro, con 73 partite, c'è il Botafogo, altra protagonista del torneo. Fluminense e Palmeiras seguono con 72 e 70 gare rispettivamente.
Anche River Plate e Boca Juniors hanno disputato più incontri rispetto a club europei come Bayern Monaco, Juventus e Borussia Dortmund. L’intenso calendario sudamericano – tra campionato, coppe nazionali e competizioni continentali – dimostra che la brillantezza delle squadre CONMEBOL al torneo non dipende certo dal riposo, ma dalla qualità e dalla capacità di reggere ritmi elevati. Un dato che smonta definitivamente il mito del "vantaggio fisico" rispetto ai club UEFA.
Il dominio brasiliano in termini di minutaggio stagionale non ha impedito ai club di eccellere anche nella nuova Coppa del Mondo per Club. Flamengo e Botafogo, nonostante un calendario massacrante, si sono distinte già nella fase a gironi, smentendo ogni pregiudizio sulla presunta inferiorità fisica rispetto ai top club europei.
La loro brillantezza è frutto di un sistema che impone un numero elevatissimo di partite, comprendendo non solo i tornei nazionali e internazionali, ma anche competizioni statali che, seppur spesso affrontate con rotazioni, aggiungono chilometri nelle gambe. Un modello che, pur severo, ha reso le squadre brasiliane estremamente competitive e abituate a ritmi elevati, rivelandosi un vantaggio piuttosto che un limite. La prestazione contro corazzate come PSG e Chelsea lo conferma: la fatica non è un freno ma un’abitudine consolidata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA