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Mondiali 2026: Senegal e Costa d’Avorio nella lista nera di Trump

Danilo Loda
Danilo Loda
Il presidente americano impone nuove restrizioni d’ingresso negli Stati Uniti. I tifosi di Senegal e Costa d’Avorio rischiano di non poter seguire la propria nazionale ai Mondiali del 2026. Gli atleti, invece, restano esclusi dal divieto.
00:31 min

Donald Trump torna a far discutere per le sue decisioni che coinvolgono anche i Mondiali 2026. Con un nuovo proclama firmato martedì, il presidente degli Stati Uniti ha ampliato l’elenco dei Paesi soggetti a limitazioni di viaggio dei propri cittadini. Tra  i Paesi  "non graditi" sono stati aggiunti  Burkina Faso, Mali, Niger, Sud Sudan, Siria e i possessori di passaporti dell’Autorità Nazionale Palestinese. A questa lista si sommano anche restrizioni parziali per altri 15 Paesi, inclusi due qualificati ai Mondiali 2026, ovvero Senegal e Costa d’Avorio.

I tifosi africani a rischio

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Il proclama di Trump esclude dal divieto gli atleti e i diplomatici, ma non i tifosi. Per chi possiede un passaporto senegalese o ivoriano, ottenere un visto per assistere alle partite negli Stati Uniti potrebbe diventare un’impresa. Le autorità statunitensi giustificano la decisione con il cosiddetto tasso di overstay, ovvero la percentuale di visitatori che restano nel Paese oltre la scadenza del visto. Secondo il Dipartimento della Sicurezza Interna, il dato sarebbe del 4% per il Senegal e dell’8% per la Costa d’Avorio.

Gruppi e sfide dei Mondiali 2026

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Il torneo, co-ospitato da Stati Uniti, Messico e Canada, prenderà il via l’11 giugno 2026. Il Senegal è stato inserito nel Gruppo I, dove affronterà Francia, Norvegia e una squadra proveniente dai playoff. La Costa d’Avorio, invece, è finita nel Gruppo E, dove dovrà vedersela con Germania, Curaçao ed Ecuador. Il Senegal sarà inoltre protagonista di un’amichevole contro gli Stati Uniti il 31 maggio a Charlotte, in Carolina del Nord, una sorta di antipasto mondiale.

Diplomazia e tensioni, la mano di Trump sui Mondiali 2026

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Le nuove misure di Trump arrivano in un clima già di per sè abbastanza teso. Proprio in questo mese, durante il sorteggio dei gironi, le restrizioni avevano provocato uno scontro diplomatico con la delegazione iraniana.

Intanto, la FIFA ha provato ad alleggerire il clima annunciando la creazione dei biglietti “Basic Fan Stand”, al costo di 60 dollari, circa 51 euro, validi per tutte le 104 partite, finale compresa. “Vogliamo aiutare i tifosi a seguire le loro squadre per tutta la competizione”, ha spiegato Gianni Infantino.

Con la Coppa del Mondo ormai alle porte, il dibattito su chi potrà entrare negli Stati Uniti rischia di trasformare il torneo in un terreno di scontro politico. Per i tifosi di Senegal e Costa d’Avorio, il sogno mondiale potrebbe finire prima del previsto…visto che dopo la qualificazione c'è un visto tutto da conquistare.