CALCIO E INCLUSIONE: LA STORIA DI MAGDALENA FIGUEROA

Morso del serpente e gamba amputata: Magdalena, 17 anni, in Europa grazie al Betis

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La 17enne salvadoregna si recherà in Spagna grazie al programma di borsa di studio “Football for Inclusion”, a cui il Betis partecipa attivamente. Dopo il morso di un serpente, la ragazza ha la gamba amputata da quando aveva due anni

Davide Capano

La salvadoregna Magdalena Figueroa, 17 anni, si recherà in Spagna grazie alla borsa di studio “Football for Inclusion”, patrocinata dal Betis Siviglia e da una cooperativa locale di risparmio e credito a favore di coloro che praticano il calcio per amputati. Eduardo Meléndez, fondatore della Peña Bética in questo paese centroamericano, ha raccontato a EFE che in El Salvador “non si sa molto sugli sport adattati” e che Magdalena Figueroa sarà “l’ambasciatrice che imparerà tutto questo”.

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La giovane frequenta il secondo anno di liceo e ha confidato alla stessa agenzia di stampa che da quando è arrivata alla Peña Bética è “un’altra persona”. “Per me è una grande opportunità”, ha dichiarato, sottolineando di essere l’unica donna a fare parte della squadra.

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Figueroa ha rivelato come ha iniziato ad interessarsi al calcio all’età di 7 anni, ma che non ha avuto l’opportunità di praticarlo, e solo quando la Peña Bética l’ha contattata ha avuto lo spazio. “Non mi hanno mai accolto a una partita né mi hanno dato un pallone. Quindi, qui ho imparato a fare tutto e, a dire il vero, mi sento molto felice ogni volta che vengo qui”, ha aggiunto. Magdalena ha commentato come, a seguito di un morso di serpente quando aveva poco meno di due anni, la sua gamba è stata amputata.

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Secondo Meléndez, che gioca anche a calcio per amputati, la Peña Bética ha un progetto per bambini con una gamba, sopravvissuti al cancro e persone povere, e che è “il primo in America Latina e l’unico che aiuta le persone con disabilità”. Una bella storia di pallone e inclusione,

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