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La Nazionale di calcio nigeriana, in viaggio verso la Libia per disputare una partita di qualificazione alla Coppa d’Africa, è stata protagonista di un episodio scioccante. A causa di una decisione improvvisa delle autorità libiche, l’aereo su cui viaggiava la squadra è stato dirottato verso un aeroporto diverso da quello previsto. La squadra, priva della sua stella Victor Osimhen, assente per infortunio, è rimasta bloccata per oltre 12 ore senza cibo e acqua.
Victor Osimhen, attaccante del Galatasaray e leader della nazionale nigeriana, ha espresso tutta la sua rabbia per quanto accaduto ai suoi compagni attraverso una Instagram stories: "Questo non è solo un semplice ritardo, ma un vero e proprio tentativo della federazione libica di sabotare e minare il morale dei giocatori. La situazione sta diventando sempre più simile a un sequestro. La sicurezza dei miei compagni e di tutto lo staff ora è la cosa più importante".
Osimhenha anche sostenuto con forza la decisione del capitano della squadra di rifiutare di giocare la partita in Libia: "Sono pienamente d'accordo con il nostro capitano: non scenderemo in campo in Libia. L'unica possibilità è che la partita venga disputata in un campo neutro. I miei fratelli e gli allenatori devono tornare a casa sani e salvi. Non siamo né criminali né prigionieri", ha affermato con passione l'attaccante nigeriano. Osimhen ha inoltre ricordato una sua esperienza simile vissuta con l'Under 17, definendo la situazione "totalmente ingiusta" e ha fatto un appello urgente alla CAF e al governo nigeriano affinché intervengano per garantire la sicurezza della squadra.
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