Coppa d'Africa

Clamoroso Nigeria, squadra bloccata 14 ore in aeroporto: “Ci rifiutiamo di giocare contro la Libia!”

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Clamoroso annuncio da parte di William Troost-Ekong, capitano della Nigeria: la squadra non scenderà in campo contro la Libia.
Gennaro Di Finizio

Ha davvero del clamoroso quanto accaduto alla nazionale della Nigeria nel corso delle ultime ore: domani la squadra di Osimhen e compagni avrebbe dovuto giocare contro la Libia, match valido per la quarta giornata della fase a gironi delle Qualificazioni alla prossima Coppa d'Africa. Avrebbe, appunto, perchè ad oggi la partita non si giocherà e sono proprio i nigeriani che hanno annunciato che non scenderanno in campo.

Il motivo? Quanto accaduto nelle ultime ore che ha davvero del surreale. La squadra allenata dal ct ad interim Augustine Eguavoen, ha viaggiato ieri verso Bengasi, dove dovrebbe disputarsi proprio la partita tra Nigeria e Libia, quando è accaduto qualcosa di assolutamente inaspettato: il governo libico ha revocato l'autorizzazione all'atterraggio.

Il tutto senza alcun preavviso, costringendo l'aereo ad atterrare in un aeroporto diverso da quello stabilito. In questo caso, però, la struttura non era assolutamente attrezzata per tutte le esigenze della squadra nigeriana, bloccata per 14 ore senza cibo, acqua o collegamenti telefonici.

L'annuncio del capitano della Nigeria

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Un episodio che non ha lasciato indifferenti di sicuro i giocatori della nazionale che, per bocca del capitano William Troost-Ekong, hanno annunciato che non scenderanno in campo per la sfida contro la Libia: "Come capitano, insieme alla squadra, abbiamo deciso che NON giocheremo a questa partita. La CAF dovrebbe esaminare il rapporto e cosa sta succedendo qui", ha spiegato Troost-Ekong.

 

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"Anche se decidessero di consentire questo tipo di comportamento, lasceremo i tre punti. Non accetteremo di andare oltre, non è sicuro. Possiamo solo immaginare come sarebbero l'hotel o il cibo...", le parole del capitano delle Super Eagles. Una vicenda incredibile ovviamente destinata a far discutere e sulla quale, con ogni probabilità, la CAF dovrà spendersi in approfondimenti ulteriori.

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