La squadra del portoghese è vicina ad un traguardo storico, che si aggiunge ad una statistica veramente singolare
In una Premier League dominata dal controllo del gioco, il Nottingham Foreststa scrivendo una storia sorprendente. Nonostante detenga il peggior possesso palla del campionato, con una media che non supera il 40%, la squadra di Nuno Espírito Santo si trova a sorpresa in zona Champions, sfidando le leggi delle statistiche. Con una solida difesa e un gioco basato sulle ripartenze, il Nottingham dimostra che a volte il calcio non è solo una questione di possesso, ma di concretezza e efficacia nei momenti decisivi.
Nottingham Forest, il possesso palla non è tutto
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Nella stagione 2024/25 della Premier League, il Nottingham Forest ha registrato una delle percentuali di possesso palla più basse del campionato, attestandosi al 19° posto con una media del 39,5%. Questo dato riflette una filosofia di gioco che privilegia la solidità difensiva e le ripartenze rapide, piuttosto che il controllo del possesso. Il Forest ha completato in media solo 263,5 passaggi a partita, meno della metà rispetto ai 540,3 passaggi di media del Manchester City, leader in questo aspetto.
Inoltre, la squadra di Nuno Espírito Santo ha registrato una delle medie più basse di passaggi per sequenza di gioco aperto, con solo 2,8 passaggi per sequenza. L'allenatore portoghese ha dimostrato, che per ottenere i risultati non basta avere il pallino del gioco, ma servono: sostanza e decisione. Quest'anno, il Nottingham ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per puntare a qualcosa di grande. Nonostante la pressione del City, non sembra mollare, anzi. Sta trovando forza nelle avversità e la vittoria contro il Tottenham, testimonia il grande momento che la squadra sta vivendo.
Three massive points in North London. 👊 pic.twitter.com/1PM5Oz7jFj
— Nottingham Forest (@NFFC) April 21, 2025
Il segreto di Nuno Espirito Santo
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Prima di questa stagione, nessuno avrebbe mai scommesso un euro sul Nottingham Forest. La squadra di Espirito Santo era in lizza per la zona retrocessione e in molti ipotizzavano, che avrebbe lottato fino alla fine per non retrocedere. Caso strano, è successo il contrario. Si ritrovano a 5 partite dal termine con più di una possibilità di partecipare alla prossima Champions League. Il segreto delle vittorie di Nuno Espírito Santo con il Nottingham Forest è una danza sottile tra resilienza e astuzia.
In un campionato dove il possesso palla è spesso sinonimo di controllo, il tecnico portoghese ha insegnato alla sua squadra a non cedere alla tentazione di dominare il gioco. Meglio farsi dominare dalla solidità difensiva e dalla velocità delle ripartenze. Ogni partita è un atto di pazienza, ogni azione una riflessione precisa, una risposta calibrata. Il Forest, con il suo peggior possesso palla della Premier, trova forza nella sua capacità di resistere, nel saper soffrire e nel colpire al momento giusto. È un gioco che sfida le convenzioni, che ribalta le leggi delle statistiche, ma che parla una lingua antica: quella dell'efficacia, della concretezza, della forza di volontà. Con Espírito Santo al timone, il Nottingham Forest è diventato un simbolo di come la bellezza del calcio non risieda sempre nel possesso del pallone, ma nella capacità di essere presenti, quando conta davvero.