Il Barcellona forgia il futuro della Spagna: 3 trofei Kopa, negli ultimi 4 anni, sono stati assegnati a giocatori spagnoli provenienti dal Barća.
Ieri, durante la cerimonia d'assegnazione del Pallone d'Oro, è stato premiato anche il miglior Under-21 della stagione con il riconoscimento intitolato a Raymond Kopa. I tre principali indiziati per la vittoria finale erano Lamine Yamal, Kobbie Maino e Arda Güler. A svettare più in alto di tutti è stato il giovanissimo attaccante del Barcellona, che a soli 17 anni è riuscito a conquistare l'ambito riconoscimento, diventando il più giovane calciatore della storia a riceverlo.
Questo, infatti, è un riconoscimento molto recente: è stato istituito da France Football solamente nel 2018 e nel 2020, causa pandemia, non c'è stato alcun vincitore. I calciatori premiati sono soltanto sei, ma nonostante siano relativamente pochi si possono trarre delle statistiche parecchio interessanti.
Una nuova generazione dorata
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Il primo giocatore a vincere il premio Kopa fu Kylian Mbappé, che detiene ancora oggi il record di calciatore più votato in una singola edizione. Ottenne ben 110 voti, e alle sue spalle si piazzarono lo statunitense Christian Pulisić e l'allora giocatore della Roma Justin Kluivert, figlio d'arte di Patrick. L'anno successivo lo vinse il granitico difensore olandese De Light, da poco accasatosi alla Juventus.
Dopo la pandemia, c'è stato un vero e proprio dominio spagnolo targato Barcellona. Nel biennio 2021-2022 sono stati premiati Pedri e Gavi, due dei canterani più forti e promettenti del club catalano, ad oggi pedine fondamentali nello scacchiere di Hansi Flick. O, almeno, lo è sicuramente Pedri, dato che Gavi si sta riprendendo adesso da un infortunio che l'anno scorso lo ha tenuto lontano dal campo per parecchio tempo, ma non c'è dubbio che il tecnico tedesco farà anche di lui un suo pretoriano.
Nel 2023 il vincitore fu Jude Bellingham e, quest'anno, non ci sono stati dubbi sulla vittoria del fuoriclasse spagnolo Lamine Yamal, che sta mettendo a ferro e fuoco l'Europa. Dunque per ben tre volte in quattro anni, il trofeo Kopa è finito nelle mani di un calciatore del Barcellona. Spagnolo, per giunta.
Ciò vuol dire innanzitutto che bisogna prepararsi ad un nuovo "Siglo de Oro" da parte della nazionale spagnola, che dopo il tris Europeo (2008)-Mondiale (2010)-Europeo (2012), è tornata alla vittoria di una competizione internazionale grazie ai suoi baby prodigi proprio quest'anno. A distanza di poco più di un decennio, la Spagna è pronta a riprendersi il ruolo di protagonista nel grande calcio grazie ad una nuova generazione dorata che non smette di stupire.
Infine, ciò sancisce il ritorno della centralità della Masía nell'universo Barcellona. Dopo la scriteriata direzione del Presidente Josep Maria Bartomeu, che stava facendo annegare il Barça in un mare di debiti a causa di acquisti e stipendi oltre le possibilità del club, i giocatori della Masía sono di nuovo in campo, a misurarsi con le più forti squadre d'Europa. Non è un caso che la magia blaugrana sia ritornata proprio sotto i colpi di Pedri, Yamal, Casadó e Cubarsí. Tutti giocatori Under-22 con le qualità e la personalità da veterani.