BOLLETTE NON PAGATE E DOCCE FREDDE...

Oblak racconta: “Prima dei derby contro CR7…in Portogallo mi schieravano terzino…”

OBLAK CHE STORIA
In un'intervista a "France Football", Jan Oblak ha rivelato quanto siano stati difficili i suoi inizi nel calcio professionistico, molto prima di firmare con l'Atlético Madrid.

Redazione DDD

Oblak sa di stare per affrontare una stagione importante per tornare al suo miglior livello e stabilizzarsi tra i migliori portieri del mondo.

Una carriera piena di imprevisti...

Lo sloveno continua a prepararsi e intanto ha rievocato la sua carriera: "In Slovenia ho giocato solo un anno in prima squadra ed è stato come un sogno", ha ammesso Oblak, che ha poi raccontato il suo periodo in Portogallo: "È stato difficile. Soprattutto il primo prestito, al Beira-Mar, con il quale ho giocato due partite nel 2010-11. Ricordo di aver giocato come terzino destro durante il pre-campionato... Andavo di prestito in prestito e a volte gli allenatori non sapevano nemmeno se fossi un portiere o un attaccante. Questo cambio di status era difficile da accettare. Il periodo più difficile è stato il prestito al Leiria. A quel tempo, il calcio portoghese stava attraversando una vera crisi. Ci sono state interruzioni di corrente, docce fredde. Abbiamo anche giocato una partita di campionato con sette giocatori fuori causa a causa di bollette non pagate. Ma almeno stavo giocando di nuovo, e non come terzino destro", ha rivelato.

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A France Football ha raccontato anche: "Da quando avevo dieci anni ogni volta che i miei genitori lavoravano, andavo ad allenarmi in bicicletta. Quindi percorrevo regolarmente 50 chilometri. Ogni volta volevo battere il mio record. Anche se questo significava arrivare sfinito, quasi incapace di allenarmi perché mi bruciavano le gambe. Questo un po' riflette la mia personalità. Lavoro sempre, voglio sempre progredire", ha spiegato Oblak.

Infine, per quanto riguarda la sua incorporazione all'Atlético Madrid, ha ricordato che i rojiblancos "erano appena diventati campioni e Courtois sarebbe andato al Chelsea. All'epoca il campionato spagnolo era probabilmente il migliore. Stavo per affrontare Messi e Cristiano. Ma dopo due o tre allenamenti sono stato escluso per infortunio. Moyá, che era arrivato anche lui durante quel mercato e ora lo è un ottimo amico, ha iniziato a giocare... e a farlo bene!", poi però Oblak ha rimontato...

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