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Onazi e la Nigeria: la preghiera di T. B. Joshua l’ha riammesso nella nazionale U-17

Emanuele Landi

Una preghiera a volte può fare la differenza nella vita di un calciatore...

Per giocare a calcio e sperare di realizzare il tuo sogno a volte non basta solo il talento.  In alcune circostanze serve un aiuto “divino”: l’importante è che qualcuno si affidi all’alto dei cieli. Sembra un qualcosa di astratto ma si tratta del caso concreto di Ogenyi Onazi. Il centrocampista ex Lazio e Trabzonspor è salito alla ribalta, agli esordi della carriera nella nazionale U-17 della Nigeria, tramite la preghiera di T. B. Joshua. Il presbitero nigeriano, il cui nome completo è Temitope Joshua Balogun, ha pregato per il giocatore dopo che era stato  cacciato dalle Golden Eaglets.

Non ho fatto la selezione aperta dei Golden Eaglets, ossia la Nazionale Under-17 di calcio della Nigeria e in seguito mi sono unito a un amico per andare a Lagos da T.B. Joshua a convicnerlo a pregare per me - ha rivelato lo stesso centrocampista ora del Denizlispor ai microfoni di Scorenigeria - Ha pregato per me e mi sono unito alla sua squadra My People's FC, che in seguito ha giocato in un torneo in Svezia dove abbiamo fatto bene e sono stato richiamato ai Golden Eaglets dal nuovo allenatore della squadra”.

CUIABA, BRAZIL - JUNE 21: Ogenyi Onazi of Nigeria celebrates a 1-0 victory in the 2014 FIFA World Cup Group F match between Nigeria and Bosnia-Herzegovina at Arena Pantanal on June 21, 2014 in Cuiaba, Brazil. (Photo by Stu Forster/Getty Images)

Onazi da lì in poi ha iniziato la sua bella carriera tra club e nazionale. Il centrocampista classe 1992, però, è stato maggiormente profeta in patria che all’estero. Nel 2009 guidò le Golden Eaglets fino alla finale del Mondiale U-17 persa con la Svizzera. Nel 2012 arriva la prima convocazione nella nazionale maggiore e l’anno successivo è protagonista con le Super Eagles della vittoria della Coppa d’Africa. Onazi impreziosisce la sua carriera con la maglia della Nigeria prendendo parte anche ai Mondiali in Brasile nel 2014 e 4 anni più tardi nella spedizione in Russia. L’ex Lazio, lo scorso gennaio, ha lasciato il Trabzonspor, come avrebbe fatto dì lì a breve anche Obi Mikel, dopo 3 stagioni per rimanere comunque in Turchia. Chissà se serva un’altra preghiera per rilanciarsi anche con un club.