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Il Palmeiras di Abel Ferreira ha rimediato una sconfitta nell'ultimo match di campionato sul camp del Gremio con il risultato di 2-3. Questa però, è stata soltanto l'ultima di una serie negativa susseguitasi ai precedenti pareggi con Fluminense e Vitoria oltre alle sconfitte contro il Santos e il Mirassol. L'ultima vittoria del Palmeiras risale alla vittoria ai danni del Santos datata 7 novembre.
Per gli undici di Verdão si tratta di un vero e proprio periodo di forma poco ottimale che rischia di mettere a dura prova la vittoria del campionato brasiliano. Ma al tecnico del Palmeiras al termine del match contro il Gremio ha rilanciato diverse critiche nei confronti delle decisioni arbitrali, che secondo lui, non sono state corrette o peggio, divenute tali a causa di soggezione o paura da parte degli arbitri.
Così Ferreira sulle recenti decisioni arbitrali: "Forse con il rigore il risultato poteva essere diverso, 3-3 o 4-3, ma sono sicuro che molte cose potevano andare in maniere diversa. Mi ha colpito l'arbitraggio perché sembra essere rimasto in sospeso". Poi il tecnico ha rilanciato: "Forse gli arbitri hanno avuto paura? Ma paura di cosa? Non è certo la prima partita dove succede questo. Anche in Flamengo-Palmeiras poteva essere fischiato un rigore a Gòmez. Infatti, se confrontiamo il fallo con quello di Attascaeta, non c'è molta differenza. Eppure le decisioni prese, sono state diverse. La palla ha colpito in pieno il calciatore ma il VAR non ha richiamato l'arbitro. Mi chiedo come mai non hanno avuto paura di essere puniti dalla Corte Superiore di Giustizia Sportiva come accaduto all'arbitro sospeso per circa un mese dopo gli errori nella partita tra San Paolo e Palmeiras".
La società del Palmeiras aveva già annunciato attraverso un comunicato che l'arbitraggio durante la partita del San Paolo fosse stato piuttosto dubbio. Così Ferreira è tornato sull'episodio: "Dopo la partita contro il San Paolo abbiamo capito costa stava succedendo. Io l'ho capito ancora di più dopo il match con il Gremio ma il Palmeiras non si è arreso e non lo farà. Però gli episodi incerti, in particolare i rigori non assegnati con Fluminense, Vitoria e Santos fanno riflettere" ha chiarito l'allenatore.
Infine, ha espresso un giudizio su quanto dimostrato in campo dalla sua squadra: "Nella seconda frazione di gioco c'è stato maggiore equilibrio, ma abbiamo sbagliato a concedere quel rigore sul punteggio di 1-2. Non possiamo permetterci di fare quegli errori in un periodo così delicato. E allo stesso modo non possiamo sbagliare un gol quasi fatto davanti alla porta. Tuttavia, il Gremio ha creato di più e noi abbiamo pagato con i nostri errori". Ma prima di concludere il commento post partita è tornato nuovamente su una decisione dell'arbitro: "Sto ancora cercando di capire perché il mio giocatore è stato espulso - si riferiva ad Augustin Giay -. È difficile da capire, ma è andata così", ha concluso un infuriato Abel Ferreira.
La formazione allenata da Ferreira è in piena lotta per il titolo insieme al Flamengo, che è l'attuale capolista del torneo e dista dai bianco verdi cinque lunghezze. Il Palmeiras ha conquistato 70 punti in 36 partite, grazie ventuno successi, sette pareggi e otto sconfitte rimediate. Quanto ai gol, ammonta a sessanta il numero di realizzazioni concretizzate, mentre sono trentadue quelle subite dalle squadre avversarie. Però, al termine della stagione mancano appena due giornate che di fatto, rendono difficile un possibile ribaltane del primato. In queste ultime sfide, il Palmeiras affronterà l'Atletico-MG e il Ceara, quest'ultima sarà proprio la prossima sfida del Flamengo, prima di chiudere l'annata in casa del Mirassol. Da non dimenticare inoltre, la finale di Copa Libertadores in programma sabato 29 novembre alle 22:00, proprio tra Palmeiras e Flamengo.
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