
È terminato con uno scialbo 0-0 l’attesissimo match del campionato greco tra Panathinaikos e Olympiacos, ma la coda del “derby degli eterni nemici” promette di prolungarsi ancora per i prossimi giorni.
Il comunicato

È terminato con uno scialbo 0-0 l’attesissimo match del campionato greco tra Panathinaikos e Olympiacos, ma la coda del “derby degli eterni nemici” promette di prolungarsi ancora per i prossimi giorni.
In Grecia, infatti, è già scoppiata la polemica, sponda Panathinaikos, per una svista arbitrale che avrebbe gravemente condizionato il risultato finale. Una scena tutt’altro che nuova, considerando che l’ultimo derby della passata stagione finì esattamente nella stessa maniera: con le proteste contro l’arbitraggio in conferenza stampa. Questa volta, il club è intervenuto direttamente con un comunicato ufficiale.

Attraverso un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito al termine del match, il Panathinaikos ha preso una netta posizione nei confronti dell’arbitraggio del derby, ed in generale verso le direzioni arbitrali delle prime giornate.
“Il Panathinaikos ha dimostrato di differenziarsi dal modo di fare degli altri club, non si occupa dei retroscena, né cerca di controllare l'arbitraggio. Tuttavia, è chiaro che alcuni hanno frainteso la nostra posizione. Non si spiega altrimenti come possano essersi viste così tante decisioni arbitrali errate in queste prime giornate”, scrive il club biancoverde.

Prosegue: “Nella partita contro l'Asteras Tripolis è stato assegnato un gol non valido; con il Panserraikos, la decisione dell'arbitro per un rigore per un pugno del portiere avversario su Vagiannidis è stata cambiata da un improbabile intervento del VAR; nella partita di stasera contro l'Olympiakos, non è stato assegnato il calcio di rigore quando Retsos ha toccato la palla con le mani nell'area piccola. Aspettiamo con grande interesse una spiegazione competente su come un calciatore possa bloccare la palla con le mani all'interno dell'area senza essere sanzionato.
Chi tratta male il Panathinaikos e i nostri 60.000 tifosi, che oggi hanno riempito lo Stadio Olimpico, dovrebbe solo vergognarsi. D’ora in poi ci opporremo a quanto sta accadendo, perché ogni limite di tolleranza e sopportazione è stato superato”.
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