Pandemia, il calcio francese in crisi economica: arrivano gli aiuti del Governo di Parigi ai club

I funzionari del governo francese hanno concordato in questa settimana di dare maggiore sostegno finanziario alle squadre di calcio professionistiche gravemente colpite dal calo delle entrate durante la pandemia di coronavirus. A seguito di un incontro tra ministri, presidente della Ligue 1 Vincent Labrune e rappresentanti dei club, è stato creato un gruppo di lavoro per valutare la situazione economica ed esaminare i programmi di sostegno più appropriati. Roxana Maracineanu, ex nuotatrice, argento nei 200 metri dorso a Sydney 2000 e attuale Ministro dello Sport, ha dichiarato che il team distribuirà gli aiuti “caso per caso e fornirà risposte concrete e adeguate”.

A causa delle enormi mancanze causate da Covid e fallimento di precedenti accordi televisivi, la Lega transalpina (LFP) aveva chiesto al governo nei giorni scorsi di istituire un piano di salvataggio finanziario. Secondo le stime dell’organo i mancati ricavi delle squadre ammontano già a oltre un miliardo di euro. Durante l’incontro, i quadri del governo hanno ricordato alle società che comunque hanno già beneficiato di prestiti garantiti dallo Stato fino a 600 milioni di euro, esenzioni dai contributi previdenziali e risarcimenti per la perdita dei ricavi dei biglietti.

Oltre alla pandemia, il campionato d’oltralpe ha dovuto fare i conti con il fallimento di un accordo televisivo da molti miliardi di euro firmato con l’emittente spagnola Mediapro. Da allora la LFP si è assicurata un nuovo accordo con Canal Plus per mostrare le partite delle prime due divisioni per il resto della stagione, ma l’accordo sostitutivo vale solo una frazione dell’originale. L’intesa con Mediapro avrebbe dovuto valere più di 4 miliardi di euro (4,8 miliardi di dollari) in quattro anni per i primi due campionati, ma è crollata dopo soli quattro mesi.

A dicembre, la Ligue 1 è stata costretta a rescindere il contratto con Mediapro, che ha creato un nuovo canale di abbonamento chiamato Telefoot per mostrare i match, ma ha mancato i pagamenti programmati per un valore di oltre 324 milioni di euro (392 milioni di dollari) prima che la spina fosse staccata. Mediapro ha quindi accettato di pagare 100 milioni di euro (121 milioni di dollari) in cambio della rinuncia ai propri diritti sui giochi.