derbyderbyderby calcio estero Polemica Mbappe, Petit lo difende: “Vince le partite da solo, bisogna tutelarlo”

nazionali

Polemica Mbappe, Petit lo difende: “Vince le partite da solo, bisogna tutelarlo”

Mbappe Francia
C'è acceso dibattito in Francia dopo la decisione di Deschamps di rispedire a casa Kylian Mbappe: in pochi credono davvero al problema alla caviglia
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

In Francia c'è discreto dibattito attorno alla decisione delle ultime ore da parte di Didier Deschamps di rispedire a Madrid Kylian Mbappe. Stando a quanto comunicato dalla Federazione, alla base della scelta ci sarebbe un'infiammazione alla caviglia destra che già nelle scorse settimane gli aveva causato dei problemi. Eppure, considerando la qualificazione già ottenuta e la lunga trasferta in Azerbaigian, un nutrito partito di francesi ipotizza che si sia trattata di una messa in scena per risparmiare una partita inutile al capitano della nazionale.

mbappe

Mbappe a casa, polemiche in Francia

—  

Tra i miscredenti ad esporsi pubblicamente c'è Jerome Rothen, ex calciatore francese, che in un intervento a RMC ha contestato la poca equità nei confronti del resto dei calciatori della nazionale: "Mbappé è il capitano e riceve un trattamento speciale, ma ci sono altri giocatori che giocano lo stesso numero di partite durante l'anno. Credete che loro non siano stanchi? Non credete che anche loro vorrebbero saltare una partita senza senso? Giocano perché devono. Finché vinci, nessuno dice niente. Ma quando le cose iniziano ad andare male, decisioni come queste si fanno sentire. Penso che ci siano giocatori che non condividono questa situazione".

Al contrario, si schiera al fianco di Mbappe e della decisione della Federazione Emmanuel Petit, altra grande icona della nazionale francese: "Credo che stiano creando uno scandalo laddove non c'è. Anche se ad alcuni dà fastidio, stiamo parlando del leader della Francia, quello che ha segnato sette gol e fornito cinque assist nelle ultime sei partite, quello che ha già 400 gol in carriera. Il trattamento di favore esiste ed è sempre esistito. Se fossi uno dei giocatori, non mi darebbe affatto fastidio: stiamo parlando di uno che vince le partite da solo".