Doppi ex

Porto-Sporting Lisbona, tanti gol e qualità tra i doppi ex della sfida

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Mario Jardel, Ricardo Quaresma, Joao Moutinho e Liedson sono solo 4 giocatori di più di 170 che hanno vestito le due magliette
Filippo Montoli

Torna uno dei grandi classici del campionato portoghese e come sempre l'incontro è di alta classifica. I padroni di casa, dopo l'esonero di Vitor Bruno, stanno provando ad accorciare le distanze sullo Sporting primo in classifica che anche grazie al bomber Gyokeres quest'anno sembra irraggiungibile. Il match tra le due squadre, pur non essendo della stessa città, è comunque molto sentito dalle tifoserie che non ne vogliono sapere di perdere. Nella loro storia però hanno dovuto assistere per più di 170 volte al passaggio di un proprio giocatore, in alcuni casi veri e propri idoli, da una sponda all'altra.

Mario Jardel

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Uno degli attaccanti brasiliani più prolifici tra la fine degli anni Novanta e l'inizio dei Duemila. Proprio in questi anni veste la maglia prima del Porto (1996-2000) e poi dello Sporting (2001-2003). Dopo l'inizio di carriera nel suo Brasile, è portato in Europa dai Dragões, con i quali arriverà ad avere una media gol a dir poco straordinaria: quasi un gol a partita. In un totale di 163 partite segnerà, infatti, 159 gol. Passato poi per un solo anno al Galatasaray, mantenendo la media, torna in Portogallo, questa volta con lo Sporting. Qui in due anni fa ancora meglio incredibilmente. 67 gol in 62 partite. Purtroppo è proprio con l'addio ai Leões che Jardel non sarà più quello di prima. Come molti brasiliani avrà problemi con alcol, droga e giustizia. Uno dei possibili motivi di questo crollo potrebbe averlo rivelato lo stesso Jardel pochi mesi fa, quando in un'intervista ricordò con molta amarezza l'esclusione da parte di Scolari dai convocati del Brasile per il Mondiale del 2002.

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Mandatory Credit: Allsport UK /Allsport

Ricardo Quaresma

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Uno dei pochissimi giocatori che può essere ricordato semplicemente nominando un colpo tecnico a lui legato indissolubilmente: la trivela. Quaresma, esterno d'attacco utilizzato sia a sinistra sia a destra, è stato probabilmente uno degli attaccanti più tecnici del Portogallo degli anni Duemila. La sfortuna ha voluto che condividesse il ruolo con un certo Cristiano Ronaldo, ma se non ha avuto una carriera brillante i motivi sono solo che suoi. Nato a Lisbona, fa tutta la trafila delle giovanili dello Sporting per poi esordire in prima squadra nella stagione 2001/02. La qualità non manca e infatti il Barcellona si fa sotto, acquistandolo. Il giocatore non incide, ha ancora solo 20 anni, e per questo torna in Portogallo. Questa volta sponda Porto. È proprio con i Dragões che dimostra al meglio le sue qualità, soprattutto come assistman. La stagione 2006/07 la chiude, per esempio, con ben 19 assist. Un record difficilmente pareggiabile. In Italia lo si ricorda con la maglia dell'Inter, dove però giocò poco senza lasciare il segno. Subito dopo l'Inter iniziò a girare tra Turchia, Emirati Arabi e Portogallo dove chiuse la carriera nel 2022 al Vitoria.

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Ricardo Quaresma in azione contro il Porto, nel 2001. (Foto di Nuno Correia Mandatory Credit: AllsportUK /Allsport)

Joao Moutinho

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Centrocampista dalla grande qualità, anche Moutinho cresce e debutta in Primeira Liga con lo Sporting. Con i Leões rimane per ben 6 anni, vincendo 2 Coppe e 2 Supercoppe portoghesi. Gli manca il campionato e per questo si trasferisce nella stagione 2010/2011 proprio ai rivali del Porto, dove in tre anni consecutivi vince sempre la Primeira Liga da protagonista del centrocampo. Ma soprattutto con i Dragões si porta a casa l'Europa League del 2010/2011. Passerà poi al Monaco, con il quale vinse sempre da protagonista la Ligue 1 del 2016/2017, riportando la coppa nel Principato dove mancava dal 2000. Dopo l'esperienza in Francia, passa al neopromosso Wolverhampton che, grazie al rapporto stretto con l'agente Jorge Mendes, inizia a costruire un'ottima squadra, composta da molti nomi portoghesi. Anche in Premier League Moutinho è inamovibile. Il centrocampo è suo. Dall'estate del 2023 è tornato in Portogallo, vestendo la maglia del Braga. Indimenticabile per il piccolo mediano portoghese è stata la vittoria dell'Europeo del 2016 in Francia.

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João Moutinho in un match di Champions League contro il Manchester United, il 19 settembre 2007. (Foto di Mike Hewitt/Getty Images)

Liedson

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Altro attaccante brasiliano e altro bomber, Liedson è sicuramente stato uno dei giocatori simbolo dello Sporting. Arriva a Lisbona nella stagione 2003/2004, quando ha già 25 anni. Approda nella capitale portoghese con il difficile compito di non far rimpiangere il partente Jardel. Non raggiungerà le cifre folli del connazionale brasiliano, ma in 8 stagioni farà più che bene il suo lavoro da centravanti. 164 gol in 302 partite, il tutto condito da 43 assist. Di fatto, ha contribuito al gol in 2 partite giocate su 3. I suoi gol purtroppo non bastarono ai Leões per vincere la Primeira Liga. Si dovette accontentare di una Coppa e di una Supercoppa portoghese. Dopo aver ottenuto la cittadinanza lusitana, prese parte ai Mondiali 2010 in Sudafrica, segnando anche un gol nella vittoria per 7 a 0 contro la Corea del Nord. Nel gennaio del 2011, a 33 anni, decide di tornare in Brasile per terminare la carriera. Ed ecco che due anni dopo arriva la sorpresa. Nel gennaio del 2013 il Flamengo cede Liedson in prestito al Porto e la notizia fa storcere il naso a più di un tifoso bianco-verde. La mezza stagione che giocò per i Dragões non fu però indimenticabile e anzi viene ricordata per un pesante incidente stradale che lo vide coinvolto mentre si stava recando all'allenamento da cui uscì indenne.

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