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Le qualificazioni per il prossimo Europeo Under 21 stanno entrando in una fase cruciale e il Girone E, quello degli Azzurrini, presenta una trama chiarissima: una corsa a due tra Polonia e Italia per la supremazia, con due nazionali che viaggiano a una velocità insostenibile per tutte le altre.
Dopo quattro giornate, il Girone E è spaccato in due. Al comando, Polonia e Italia hanno instaurato un dominio assoluto, viaggiando a braccetto a punteggio pieno con 12 punti. Entrambe le squadre hanno vinto tutte e quattro le partite disputate, creando un solco di sei punti sulla terza classificata. La classifica attuale vede la Polonia al primo posto, a pari punti con l'Italia, grazie a una differenza reti sbalorditiva: +15. Il dato più impressionante della squadra polacca è la casella dei gol subiti, ferma a zero. Le 15 reti segnate testimoniano un equilibrio perfetto tra un attacco prolifico e una difesa ermetica.
L'Italia segue con un +10 di differenza reti con 12 gol fatti e 2 subiti, un bottino eccellente che però al momento non basta per la vetta. Con le avversarie così distanti la qualificazione diretta al torneo, riservata alla prima classificata, sarà un affare privato che si deciderà negli scontri diretti tra Polonia e Italia. La seconda in classifica dovrà passare dai playoff.
Gli Azzurrini stanno conducendo un girone di qualificazione impeccabile, macinando avversari e punti. Le quattro vittorie consecutive dimostrano la forza e la continuità di un gruppo che punta deciso all'obiettivo. I 12 gol realizzati in quattro partite parlano di un potenziale offensivo di primo livello. La difesa, con sole 2 reti al passivo, si sta dimostrando solida, anche se sono proprio quei due gol subiti a fare la differenza nel confronto a distanza con la Polonia. Trovarsi al secondo posto pur avendole vinte tutte è una situazione paradossale che mette enorme pressione sulla nazionale di Baldini.
La differenza reti polacca (+15 contro +10) è un margine difficile da colmare senza vincere lo scontro diretto. Per l'Italia, l'obiettivo non può che essere il primo posto per evitare la lotteria degli spareggi, riservati alle seconde. Per riuscirci, sarà fondamentale non solo vincere le prossime partite, ma soprattutto preparare alla perfezione la doppia sfida contro la Polonia, che a questo punto assume il valore di una vera e propria finale.
Alle spalle della coppia di testa, si apre un baratro. Il resto del girone compete, di fatto, per un piazzamento platonico. La "migliore delle altre" è al momento il Montenegro, terzo con 6 punti. Il percorso della nazionale montenegrina è stato altalenante con 2 vittorie e 2 sconfitte e la differenza reti è in perfetto equilibrio, sintomo di una squadra capace di colpire ma anche vulnerabile. A sei punti di distanza dalla vetta, le sue speranze di qualificazione sono già ridotte al minimo. Ancora più indietro, appaiate a 3 punti, troviamo la Macedonia del Nord e la Svezia.
Entrambe hanno raccolto una sola vittoria a fronte di tre sconfitte, ma è la Svezia a deludere maggiormente: dopo una vittoria iniziale, ha incassato tre sconfitte di fila e presenta una pessima differenza reti di -9, con soli 3 gol fatti e 12 subiti. Chiude mestamente la classifica l'Armenia, fanalino di coda a zero punti. Quattro partite e quattro sconfitte, con la peggior difesa del girone (14 gol al passivo) e un attacco quasi nullo (2 reti), testimoniano un'esperienza di qualificazione estremamente difficile.
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