Razzismo e corto circuito, Salt Lake non gioca: Hansen bacchetta i suoi giocatori, la MLS lo mette sotto inchiesta

Il commissario MLS Don Garber ha rilasciato una dichiarazione fortemente contraria ai commenti fatti dal proprietario del Real Salt Lake, Dell Loy Hansen, che avevacriticato il rifiuto di molti giocatori della MLS, compresi quelli di Real Salt Lake e Los Angeles FC, di giocare le partite per protestare contro la sparatoria di Jacob Blake a Kenosha, Wisconsin, e per porre fine alla brutalità della polizia e al razzismo sistemico negli Stati Uniti. In un'intervista con il programma "Radio From Hell", Hansen ha descritto la protesta come "come se qualcuno ti avesse pugnalato e tu stessi cercando di trovare un modo per tirare fuori il coltello e andare avanti", aggiungendo "la mancanza di rispetto è profonda per me personalmente". Ha anche accusato i giocatori di danneggiare gli sforzi del club per riunire le persone durante la pandemia.

Giovedì pomeriggio, il Commissario Garber ha rilasciato in risposta la seguente dichiarazione: "Apprezzo gli sforzi di Dell Loy Hansen per dare basi solide al calcio nello Utah. Il suo impegno per MLS, NWSL e USL, così come per il gioco a livello giovanile, è stato significativo. Tuttavia, sono fortemente in disaccordo con i commenti che ha fatto, il modo in cui sono stati espressi e non riflettono le opinioni di MLS. Questo è il momento per tutti noi di lavorare insieme alla ricerca dell'uguaglianza razziale e della giustizia sociale. La Major League Soccer e tutti i suoi club continueranno a sostenere e creare iniziative che attuano un vero cambiamento. Siamo profondamente preoccupati per le accuse fatte in un rapporto pubblicato questa sera riguardo al linguaggio usato e alla condotta del proprietario del Real Salt Lake, Dell Loy Hansen. La Major League Soccer ha tolleranza zero per questo tipo di linguaggio o comportamento e inizierà immediatamente un'indagine".