la sfida

Real Betis-Fiorentina: maestro contro emergente, è duello in panchina

Real Betis-Fiorentina, Manuel Pellegrini
La semifinale di Conference League mette a confronto l’esperienza internazionale di Pellegrini con la freschezza e l’entusiasmo tattico di Palladino
Massimiliano Guerra

La semifinale d’andata Conference League tra Real Betis-Fiorentina, che si disputerà allo Stadio Benito Villamarín, promette scintille non solo in campo, ma anche in panchina. A contendersi l’accesso alla finale saranno due allenatori agli antipodi per carriera ed esperienza: Manuel Pellegrini, tecnico dei biancoverdi andalusi, e Raffaele Palladino, guida giovane e rampante della viola.

Real Betis-Fiorentina, Pellegrini: l’esperienza internazionale

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Manuel Pellegrini è sinonimo di esperienza e gestione. A 70 anni, il tecnico cileno ha allenato nei principali campionati europei, lasciando il segno in Inghilterra (Manchester City), Spagna (Real Madrid, Villarreal, Málaga) e Sud America. Il suo palmarès include una Premier League, due Coppe di Lega inglesi e una lunga serie di qualificazioni europee con squadre spesso considerate outsider. Con il Betis ha già conquistato una Coppa del Re nel 2022 e ha riportato il club in pianta stabile nelle competizioni europee.

Il suo stile di gioco è basato sul possesso palla, sull’equilibrio tra reparti e sull’esperienza dei suoi uomini chiave. In Conference League, ha gestito il gruppo con la lucidità di chi sa dosare le forze, facendo ruotare i titolari senza perdere compattezza.

Real Betis-Fiorentina, Manuel Pellegrini

Palladino: l’entusiasmo e le idee

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Dall’altra parte del campo, Raffaele Palladino rappresenta la nuova generazione di allenatori italiani. Dopo l’exploit con il Monza, ha raccolto la sfida di Firenze, portando nuova linfa a una squadra ambiziosa ma spesso discontinua. La sua Fiorentina è verticale, intensa, aggressiva nella fase di pressing e propositiva in attacco. Nonostante la giovane età (40 anni), Palladino si è imposto per la sua capacità di leggere le partite e adattare la squadra in corsa.

La Conference League rappresenta per lui una vetrina importantissima: battere un tecnico navigato come Pellegrini sarebbe una consacrazione definitiva a livello europeo. La Fiorentina arriva alla semifinale con la voglia di riscattare le due finali perse contro West Ham ed Olympiakos. Palladino sembra aver ridato entusiasmo a un gruppo che conosce bene l’importanza di questo obiettivo.

Real Betis-Fiorentina, Palladino

Tattica e psicologia a confronto

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Lo scontro tra Pellegrini e Palladino sarà anche una sfida tra strategia e slancio, tra gestione del momento e innovazione tattica. Il Betis proverà a sfruttare la spinta del pubblico di casa e l’abitudine a gestire i momenti delicati del match, mentre la Fiorentina punterà sull’aggressività, cercando di indirizzare la gara fin da subito con ritmi alti e pressione offensiva.

Pellegrini punterà sulla solidità del suo 4-2-3-1, costruito attorno a Isco come fulcro creativo, mentre Palladino potrebbe rispondere con un 4-3-3 dinamico e rapido sulle corsie esterne, cercando di mettere in difficoltà la retroguardia spagnola.

Real Betis-Fiorentina: maestro contro emergente, è duello in panchina- immagine 4

Questa semifinale d’andata non è solo una partita chiave verso la finale di Atene, ma anche un confronto generazionale tra due modi diversi di interpretare il calcio. Pellegrini porta con sé la saggezza del veterano che sa come si vincono le coppe; Palladino, invece, porta freschezza, coraggio e la voglia di sorprendere con la sua Fiorentina.

Sarà l’esperienza del tecnico cileno a prevalere o l’audacia del giovane italiano? Il verdetto arriverà dal prato del Villamarín, ma intanto il confronto tra due visioni del calcio aggiunge ulteriore fascino a una sfida già ricca di significati.