Retegui: “Emozionante l’esordio al “Maradona”, spero di tornare in Nazionale”

Il Napoli a Udine può vincere il suo terzo Scudetto e chissà che nei prossimi tempi possa aggiungere un altro pezzo di Argentina nella sua storia. Eh sì, perché nello stadio partenopeo, intitolato pochi mesi fa a Diego Armando Maradona, ha esordito e segnato il primo goal con la nazionale italiana, Mateo Retegui. L'attaccante argentino, naturalizzato per le sue origini italiane è andato in goal nell’ultima giornata del campionato oltreoceano tra Gimnasia e Tigre, proprio nei minuti finali con la rete dell'1-1.

Il giovanissimo attaccante ai microfoni del portale "Ilsognonelcuore" e parallelamente ai microfoni di Critico Deportivo, è intervenuto alle domande della corrispondente Pilar Chaburr, anche parlando delle emozioni della recente convocazione in azzurro e conseguente reti al Maradona di Napoli e a La Valletta di Malta.

Retegui e il Maradona: segno del destino?

Matteo Retegui, come hai vissuto la convocazione del CT della nazionale italiana Roberto Mancini?

"Come l'ho vissuta? Sinceramente, con molta tranquillità, nonostante fossi molto felice e sapessi di starmi giocando una occasione unica, ovviamente. Sono estremamente grato a Roberto Mancini e a tutto il suo staff per la fiducia che hanno riposto in me. Per questo devo ringraziare il mio club, il Tigre, che dal primo giorno ha fatto del suo meglio per farmi stare bene, così come hanno fatto i miei compagni di squadra".

Emozionante segnare al "Maradona"? 

"Un sogno giocare e segnare nello stadio di Diego Armando Maradona (strizzando probabilmente l'occhiolino al Napoli in chiave mercato futura? ndr.). Ora penso al presente e al Tigre. Oggi (nel match del 29-04), stavamo perdendo e avremmo voluto vincere l'ultimo match. La squadra ha giocato una grande partita, dove è stata superiore per larghi tratti. Per fortuna sono riuscito col mio goal allo scadere a portare un punto importante".

Credi che sarai convocato di nuovo in futuro?

“Spero vivamente ci saranno altre occasioni per me in futuro”.