Acque decisamente agitate in casa Marsiglia dopo il violento scossone che ha sconvolto lo spogliatoio dopo la sconfitta all'esordio contro il Rennes. La rissa scoppiata tra Adrien Rabiot e Jonathan Rowe, entrambi esclusi e messi sul mercato dalla società, è stata probabilmente soltanto il culmine di una serie di tensioni che si erano accumulate nel corso delle ultime settimane. Nel corso di una lunga intervista rilasciata a RMC Sport, il ds dell'OM Medhi Benatia ha provato a fare il punto su quanto accaduto.
il racconto
Rissa Rabiot-Rowe, Benatia: “Ci aspettavamo delle scuse che non sono mai arrivate”

Rissa Rabiot-Rowe, le spiegazioni di Benatia

“Quello che è successo è troppo grave, ma non andremo in piazza a raccontare tutto. Volevamo dare il tempo ai giocatori di riflettere e scusarsi, ma non è successo", ha commentato con estrema durezza, e anche tanta delusione, l'ex difensore di Juventus e Bayern Monaco. Poi ha proseguito: "Fin dall'inizio c'è stata la volontà di preservare lo spogliatoio, che, per chi ha giocato a calcio, si sa bene essere un aspetto fondamentale. Alcuni hanno preferito rivolgersi alla stampa per spiegare i problemi. Non sarà il mio caso, per il semplice motivo che andare sulla stampa e raccontare cosa sta succedendo nello spogliatoio da un po' l'impressione di una squadra che non abbia alcun codice".
"Speravamo davvero che questi due giorni di riposo che abbiamo concesso alla squadra, nonostante la sconfitta, nonostante tutto quello che è successo, permettessero anche ai giocatori coinvolti di riflettere un po' su quanto accaduto. E magari semplicemente chiedere scussa, ai compagni, all'allenatore, alla società, per tutto quello che abbiamo dovuto sopportare in queste 48 ore". Scuse che, però, dall'altro lato non sono mai arrivate. Così, dopo un rapido breefing con il presidente Longoria, la dirigenza è arrivata al punto di prendere la decisione più drastica ed escludere entrambi i calciatori dalla squadra.
Malgrado Benatia abbia sottolineato a più riprese di non voler raccontare quanto accaduto, il focus della discussione continua a tornare a quei momenti successivi al fischio finale: "Quello che posso dire è che ci sono giocatori chiave che sono tornati frustrati, che hanno iniziato a fare commenti a tutta la squadra, sulla sconfitta, sul comportamento, sostenendo che non ci si può permettere di perdere così contro una squadra che è stata 10 contro 11 per un'ora, ecc".
Insomma, all'inizio non era nulla di differente da quanto può accadere normalmente dopo una sconfitta, cocente, come era stata quella con il Rennes. Poi, però, la situazione è degenerata: "Qualcuno ha iniziato ad alzarsi, ad urlare e qualcuno ha cercato di riportare la calma. Siamo arrivati a scontri fisici, pugni. C'era un ragazzo (Bakola) che è caduto a terra con un malore, tutto questo in uno spogliatoio... una scena di caos mai vista. Capita che ci si scaldi un po' ma non si può arrivare ad un'aggressione fisica, a un pugno in faccia. Ma dove siamo?".

Come sottolineato da Benatia, la rissa scoppiata tra Rabiot e Rowe è stata la punta di un iceberg che nelle scorse settimane aveva raccolto tanti commenti, comportamenti e atteggiamenti che non erano piaciute alla dirigenza. Anche a tante multe, che tuttora non sono state pagate nonostante le continue sollecitazioni al capitano Balerdi.
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