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Roman Abramovich nei guai col fisco britannico, Chelsea a rischio

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L'ex proprietario del Chelsea è sotto inchiesta dal fisco britannico per evasione fiscale. La multa, se fosse confermata, arriverebbe a ben 1 miliardo di sterline
Danilo Loda

Il miliardario russo Roman Abramovich si trova al centro di un’indagine del fisco britannico per presunta evasione fiscale su larga scala, con un potenziale conto da saldare che potrebbe raggiungere il miliardo di sterline. La notizia arriva dal Guardian che ha avuto la possibilità di esaminare documenti e atti giudiziari.

Al centro dell’indagine vi è un complesso sistema di investimenti offshore, attraverso il quale le società riconducibili all’ex proprietario del Chelsea avrebbero evitato il pagamento delle imposte sui profitti generati da un capitale iniziale di 6 miliardi di dollari. Secondo quanto emerge dai documenti, Abramovich avrebbe affidato questa ingente somma a oltre 200 hedge fund, coinvolgendo alcuni dei più importanti gestori finanziari a livello globale.

Abramovich, la presunta evasione fiscale tramite società offshore

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Lo schema utilizzato dall'oligarca russo si articolerebbe attraverso una catena di società e trust con base a Cipro e nelle Isole Vergini Britanniche. La struttura, operativa almeno fino al 2022, anno in cui Abramovich è stato colpito dalle sanzioni internazionali in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, vedrebbe la Keygrove Holdings Limited (registrata nelle Isole Vergini Britanniche) come entità chiave.

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Keygrove, inizialmente di proprietà del Sara Trust e successivamente dell’HF Trust (entrambi con sede a Cipro e con Abramovich beneficiario unico fino al 2022), controllava a sua volta una dozzina di società nelle Isole Vergini Britanniche. Queste ultime avrebbero investito centinaia di milioni di dollari in hedge fund a livello internazionale.

L’elemento cruciale per l’indagine del fisco britannico risiede nel ruolo di un dirigente di alto livello, residente nel Regno Unito dal 2004 e impiegato di Abramovich. La residenza britannica di tale figura potrebbe configurare la “gestione e controllo centralizzati” delle società offshore, rendendo i profitti generati da questi investimenti imponibili nel Regno Unito.

Implicazioni per il Chelsea?

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L’indagine solleva interrogativi anche sul possibile vantaggio che il Chelsea potrebbe aver tratto dagli investimenti offshore di Abramovich. L’inchiesta si inserisce all’interno del progetto Cyprus Confidential, la più grande fuga di informazioni finanziarie mai registrata dal paradiso fiscale del Mediterraneo, sulla quale The Guardian e altri media stanno lavorando dal 2022.

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Se le autorità britanniche dovessero confermare le conclusioni dell’indagine, l’oligarca russo potrebbe essere costretto a pagare una somma record, segnando un nuovo capitolo nella lunga saga dei grandi patrimoni nascosti nei paradisi fiscali.