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Alla vigilia del ritorno del secondo turno di Conference League, la trasferta delNovi Pazarin Polonia si è trasformata in un incubo per la sicurezza della squadra. A Byalystok, in Polonia, la delegazione del club serbo è stata vittima di un'aggressione da parte di uomini mascherati.
Secondo quanto riferito dalla società serba, tutto è avvenuto mentre i membri della delegazione stavano lasciando un ristorante. Circa 15 individui con passamontagna hanno tentato di aggredire il gruppo, costringendolo a rifugiarsi rapidamente nei veicoli. La situazione è però precipitata quando, nel momento di rientrare al pullman, altre 30 persone hanno circondato e attaccato la delegazione.
Il Novi Pazar ha denunciato la lentezza dell’intervento delle forze dell’ordine locali e ha espresso seria preoccupazione per la sicurezza dei suoi tesserati. La tensione è tale che il club ha deciso di non partecipare al tradizionale pranzo ufficiale previsto dal protocollo UEFA prima della gara di ritorno. Al momento, UEFA, Jagiellonia e la polizia del voivodato di Podlaskie hanno scelto di non rilasciare commenti sull’accaduto.
Il match di ritorno, in programma questa sera, arriva già dopo una prima partita ad alta tensione. La scorsa settimana, a Novi Pazar, la delegazione polacca aveva trovato un’accoglienza tutt’altro che amichevole: circa duemila persone si erano radunate fuori dall’hotel della squadra, secondo quanto dichiarato dal presidente del Jagiellonia, Zemovit Deptuła.
Il primo round si era chiuso con la vittoria di misura per 2-1 dei polacchi, e il club serbo aveva già vietato ai propri tifosi di seguire la squadra in trasferta per motivi di sicurezza. L’aggressione di Białystok non fa che alimentare un clima di forte tensione attorno alla sfida di Conference League, trasformando una partita di calcio in un caso di sicurezza internazionale.
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