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La Conmebol ha preso una decisione sui gravi scontri tra tifosi di Independiente e Universidad de Chile il 21 agosto scorso. La squadra argentina è stata esclusa dalla Copa Sudamericana. I cileni passano così automaticamente al turno successivo. A entrambe le squadre è stata inflitta una pesante multa. Infine, dovranno giocare le prossime partite casalinghe a porte chiuse. Ecco nel dettaglio la sentenza della Conmebol su Independiente e U de Chile con le prime dichiarazioni dei due club.
Avevano fatto il giro del mondo le immagini degli scontri tra tifosi di Independiente e U de Chile nella partita di ritorno degli Ottavi di Finale di Copa Sudamericana. Miracolosamente non ci fu nessun morto, ma si contarono decine di feriti e centinaia di arresti. Esattamente dopo due settimane è arrivata la decisione finale della Conmebol sul caso.
L'Independiente è stato escluso dalla competizione e dovrà pagare una multa complessiva di 250 mila dollari. Inoltre, il club sarà costretto a giocare le prossime sette partite, casalinghe e non, senza tifosi. La U de Chile dunque passa ai Quarti di Finale, dove affronterà l'Alianza Lima. I cileni però non sono del tutto innocenti e per questo dovranno pagare una multa di 270 mila dollari e, come per gli argentini, saranno costretti a disputare le prossime sette partite senza tifosi.
Non sono tardate ad arrivare le dichiarazioni dei rappresentanti dei due club. Il presidente della U de Chile, Michael Clark, è contento della decisione, ma non del tutto: "È stata fatta giustizia, ma non possiamo accogliere con favore la sanzione riguardante le sette partite a porte chiuse. La partita non ha potuto terminare per colpa del club e delle autorità locali". L'Independiente ha risposto alla sentenza con un semplice messaggio diffuso sui propri canali social: "Ha perso il calcio. Hanno vinto i violenti".
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