La Polonia è una delle nazionali che sta lavorando meglio per strappare il pass per il prossimo Mondiale. La formazione di Michał Probierz ha iniziato benissimo il girone di qualificazione: nelle due partite giocate ha conquistato sei punti, vincendo contro Malta e Lituania. Il 10 giugno la Polonia affronterà la Finlandia, diretta concorrente per il secondo posto data la presenza nel gruppo della fortissima Olanda. Per questa importante sfida, però, i biancorossi dovranno fare a meno di Robert Lewandowski, principale riferimento offensivo della squadra.
Un nuovo inizio
Senza un nuovo Lewandowski, le nuove soluzioni offensive della Polonia

Perché non ci sarà Lewandowski?
—Il bomber polacco, che compirà 37 anni ad agosto, ha annunciato poche settimane fa che non avrebbe preso parte al ritiro della nazionale. Come si legge dal messaggio scritto sui profili social, la decisione dell'attaccante del Barcellona è condizionata dalla stanchezza accumulata in questa stagione. Con il club catalano, infatti, Lewandowski ha giocato 58 partite tra LaLiga, Copa del Rey, Supercoppa di Spagna e Champions League.
"A causa delle circostanze e dell'intensità della stagione del club, io e l'allenatore abbiamo deciso di comune accordo che non parteciperò al ritiro della nazionale polacca a giugno. Giocare con la maglia biancorossa è sempre un sogno che si avvera per me, ma a volte il corpo ti manda un segnale che ha bisogno di un po' di riposo", ha scritto Lewandowski. Non c'è dubbio che anche l'infortunio rimediato ad aprile alla gamba sinistra, sia tra i principali motivi che l'hanno spinto a preservarsi.

I record di Lewandowski con la Polonia
—Robert Lewandowki ha debuttato a 20 anni con la maglia della Polonia, e da quel giorno ha realizzato 85 reti confermandomi come il miglior marcatore del suo Paese. Inoltre, con 158 match disputati, è anche il giocatore con più presenze nella storia della Polonia. Record che rendono l'attaccante del Barcellona uno dei calciatori più importanti e forti ad aver indossato la maglia biancorossa. Il che rende particolarmente difficile individuare qualcuno che raccolga un'eredità così pesante. Il supporting cast non è sempre stato alla sua altezza, ed infatti nei tornei internazionali la Polonia ha avuto difficoltà ad affermarsi nell'ultimo decennio. Il miglior posizionamento è arrivato in Qatar, durante la Coppa del Mondo 2022, in cui sono stati raggiunti gli ottavi di finale contro la Francia. I transalpini, però, hanno archiviato facilmente la pratica vincendo 3-1.
In realtà si parla anche del miglior Mondiale per la Polonia addirittura dal 1986, ultima volta in cui sono stati raggiunti gli ottavi di finale. Il che rende, ancora una volta, assolutamente tangibile l'apporto di Robert Lewandowski alla sua nazionale. Peraltro, nel 2022 sono stati realizzati tre gol, e due portano la firma dell'attuale bomber del Barcellona.

Chi può raccogliere la sua eredità?
—Con 38 primavere quasi compiute, il tecnico Probierz deve senz'altro valutare il futuro della sua squadra senza uno dei giocatori più importanti della storia della Polonia. Gli ultimi giocatori ad aver occupato il reparto più avanzato in assenza di Lewandowski sono Kamil Grosicki, Adam Buksa, Karol Swiderski, Kacper Urbanski e Kryzsztof Piatek.
Se è di futuro che parliamo, di certo dobbiamo escludere da questo discorso Grosicki, coetaneo di Lewa. E in realtà non sono giovanissimi neanche Adam Buksa, attaccante ventottenne del Midtjylland, Swiderski e Piatek. L'ex attaccante del Milan è nato nel 1995 e, per quanto la sua ultima stagione sia stata assolutamente positiva, è difficile immaginarlo futuro erede di Robert Lewandowski. Infine, per quanto riguarda Swiderski, anche con la squadra di club non è riuscito a ritagliarsi uno spazio significativo. Quest'anno ha segnato soltanto quattro reti, bottino non sufficiente per diventare il nuovo riferimento offensivo della nazionale.
Tutto ciò porta ad invidiare Urbanski, attaccante del Bologna, il possibile erede del 9 del Barcellona. In realtà non è un vero e proprio attaccante, dato che in Serie A lo abbiamo visto prevalentemente occupato nella zona nevralgica del campo, ma con indosso la maglia della Polonia ha dimostrato le sue qualità offensive. Ha l'età dalla sua parte e ci sono ampi margini di miglioramento. Non essendo un nove puro, però, sarà molto probabile che Probierz lo utilizzerà per coadiuvare una punta vera, qualora la Polonia dovesse qualificarsi al prossimo Mondiale. In tal senso, una maglia da titolare potrebbe indossarla Piatek, formando un tandem offensivo di qualità.
Dunque, in assenza di un erede all’altezza del peso specifico di Lewandowski, la Polonia potrebbe trovarsi costretta a ripensare profondamente il proprio assetto offensivo. Non più un’unica punta di riferimento, ma una coppia meno leggibile per le difese avversarie. L’ipotesi di vedere Urbanski accanto a Piatek rappresenterebbe una svolta storica: non solo una nuova coppia d’attacco, ma un cambio di paradigma. Un modo per non cercare per forza "un altro Lewandowski", ma per iniziare a scrivere una nuova pagina di storia.

Kacper Urbanski del Bologna in azione durante la partita di Serie A tra Bologna e Parma allo Stadio Renato Dall'Ara. (Foto di Alessandro Sabattini/Getty Images)
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