Settimana calda, Asensi e Capdevila giocano in anticipo il derby Espanyol-Barcellona

Erano passati molti anni da quando un derby tra Espanyol e Barcellona non era così importante per entrambi i club e non monopolizzava le conversazioni della stragrande maggioranza dei tifosi. E questo giovedì c'è stato un "aperitivo" di lusso al Club Esportiu Laietà, un'entità pioniere del basket in Spagna e ora trasformata in un luminoso spazio sociale e familiare per tennis, padel e altri sport. Il Laietà è stato il teatro perfetto dove si sono incontrati i leggendari ex calciatori dell'Espanyol e del Barcellona, ​​insieme ai giornalisti che di solito coprono le informazioni dei due club.

Il derby di questa domenica, la madre di tutti i derby, ha cominciato a scaldarsi

Non sono mancati pareri di ogni genere durante il match. Dall'euforia per ora contenuta del settore Barça che sogna già di vincere e cantare il proprio inno nel feudo dei parrocchetti, al nervosismo della parrocchia Espanyol quando ricorda con timore come la squadra di Luis García abbia poche cartucce rimaste e che salvezza sia già sinonimo di miracolo. Ma l'espanyolismo non getta la spugna e la nuova finale da sognare significa battere l'eterno rivale questa domenica.

Il derby fa molta strada e questo giovedì si è potuto verificare come le vecchie glorie di entrambe le squadre continuino a viverlo con passione ma soprattutto con grande rispetto. Da parte dell'Espanyol si è distinta la figura del grande Dani Solsona, preoccupato per il futuro della squadra della sua vita. C'era anche un altro ex parrocchetto d'alta quota, Joan Capdevila, responsabile delle relazioni istituzionali dell'Espanyol, e Manel Martínez, allenatore e osservatore della squadra giovanile di calcio biancoblu.

Da parte del Barcellona è emersa la figura del mitico Juan Manuel Asensi, sempre molto vicino a Rafael Zuviría, tra le altre grandi leggende del Barça, conversando amichevolmente con i suoi omologhi parrocchetti. Il derby è già vissuto intensamente.