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St. Pauli, passi per le luci rosse: ma il presidente storico nazista anche no…

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Profondi interrogativi storici...

Redazione DDD

St. Pauli quindicesimo in 2.Bundesliga e Amburgo secondo. Questa l'attualità tecnica del momento per tutto il St. Pauli, la squadra del quartiere amburghese di bar e nightclub di Reeperbahn, la via principale del rumoroso quartiere a luci rosse. Ma sullo sfondo resta la storia...

Addirittura...

Un giornalista e tifoso del St. Pauli, René Martens ha appena pubblicato un libro dedicato alla storia del club, FC St. Pauli. You’ll never walk alone. Secondo lui Wilhelm Koch, presidente della società dal 1933 al 1969 (con una breve pausa tra il 1945 e il 1947) cui è intitolato lo stadio del club, era in realtà un devoto nazista e si era arricchito grazie ai suoi legami con la dittatura. Una vera e propria macchia sulla maglia più antifascista del calcio mondiale, come la definisce Valerio Moggia su Pallonateinfaccia.com.

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Il fatto è che la generazione di tifosi emersa a partire dagli anni Ottanta si era formata in quell’impianto, abituandosi a considerare il nome di Koch come parte integrante dell’identità del St. Pauli. A questo punto l’indagine di Martens spacca a metà i soci del club. Per la parte più giovane e idealista della tifoseria, il St. Pauli di oggi non può avere lati oscuri. Questo gruppo si riunisce attorno all’influente figura di Ronny Galczynski, un 40enne esponente di Die Grünen (l’emergente partito ecologista e pacifista tedesco) e figura di spicco sia nel quartiere che nel club. La sua tesi è che il St. Pauli debba passare dalle parole ai fatti, che la sua anima di sinistra debba abbracciare tutto il club, compresa la sua storia: le ambiguità del passato nazista non possono essere tollerate fino al punto da dedicare il proprio stadio a un ex-membro del Partito.

La rimozione del nome dello storico presidente dallo stadio, che oggi si chiama Millerntor Stadium, avvenuta negli anni scorsi, è solo un punto di partenza in un percorso più ampio: rivedere l’intera storia del club e prendere coscienza anche degli eventuali lati oscuri, senza minimizzarli.

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