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IL CASO

Stadio Malaga, caos sulla capienza: tifosi in rivolta e club preoccupato

Danilo Loda
Danilo Loda
L’ipotesi di uno stadio temporaneo da 12.500 posti allarma il club andaluso con il 60% degli abbonati potrebbero essere esclusi
00:21 min

Il dibattito sulla ristrutturazione dello stadio La Rosaleda in vista della Coppa del Mondo 2030 ha scatenato una vera e propria bufera a Malaga. L’annuncio di un impianto temporaneo con una capienza massima di 12.500 posti, ottenuti dalla somma dei 7.000 già esistenti e un’estensione di 5.500, ha provocato forti proteste tra i tifosi. E al tempo stesso preoccupazione all’interno del Malaga.  Il club ha subito diffuso una nota ufficiale per evidenziare i rischi di questa scelta.

Stadio Malaga: a rischio il 60% degli abbonamenti e le entrate del club

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Secondo quanto dichiarato dalla società, un impianto provvisorio con soli 12.500 posti comporterebbe la perdita di oltre il 60% degli abbonati.  Gli effetti sarebbero diretti sulla sostenibilità economica del club. Le conseguenze toccherebbero la biglietteria, i diritti televisivi, che verrebbero ridotti a partire dal secondo anno. A questo si aggiunge una riduzione anche degli introiti pubblicitari, destinati a calare fino al 50% a causa della visibilità limitata degli spazi.

Il Malaga, in un comunicato diffuso tramite i propri canali ufficiali, ha espresso “profonda preoccupazione” per la possibilità di dover disputare le partite casalinghe allo Stadio di Atletica della Città di Malaga durante i lavori. Secondo il club, l’attuale stima di capienza non è adeguata ad accogliere la sua base di tifosi, che ha sempre dimostrato grande attaccamento anche nei momenti più difficili.

La dirigenza ha sottolineato che un trasferimento forzato in uno stadio ridotto rischia di provocare danni economici, sportivi e sociali. Il club è infatti ancora in una fase di ricostruzione, dopo anni complicati segnati da difficoltà legali e dall’assenza di investitori privati. Attualmente, il Malaga CF si sostiene esclusivamente con le risorse generate internamente e considera i propri tifosi “il bene più prezioso”.

Pur sostenendo l’idea di dotare Malaga di uno stadio moderno e funzionale, la società chiede che il progetto sia portato avanti senza compromettere la stabilità economica del club né escludere la maggioranza degli abbonati.

Appello alle istituzioni: serve una soluzione condivisa

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Il club ha rinnovato la fiducia nelle istituzioni locali, ricordando il sostegno ricevuto in passato sotto forma di sponsorizzazioni e partnership. Tuttavia, ha richiesto apertamente una soluzione alternativa, in grado di garantire l’accesso al maggior numero possibile di tifosi. Questo per salvaguardare al contempo la competitività sportiva e i bilanci societari.

Il Malaga ha concluso il comunicato affermando che solo una risposta proporzionata alla propria dimensione sociale potrà evitare un impatto potenzialmente irreversibile su un club che rappresenta non solo la città, ma l’intera provincia sulla scena calcistica nazionale.