Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano, questo è il caso di Thiago Alcantara e il Barcellona. Il classe '91 vanta una carriera invidiabile, arricchita da gol, assist e trofei. Fissate le scarpe al chiodo, lo spagnolo ha iniziato a calpestare il campo con vesti nuove, quelle di collaboratore tecnico. E da poco è stato annunciato dal Barça il suo ritorno: lavorerà infatti nello staff di Hansi Flick. Intervistato da The Coaches' Voice, Alcantara ha avuto modo di affrontare diversi temi, tra cui il ruolo ed il compito del centrocampista nel calcio di oggi.
le parole
Thiago Alcantara costruisce il centrocampista perfetto: “Deve sapersi posizionare, senza paura e versatile”


Le parole di Thiago Alcantara
—Un centrocampista tecnico e dinamico è necessario nel sistema del Barcellona, e crescendo con la maglia Blaugrana indosso, Thiago cerca proprio questo in un giocatore che ricopre la zona nevralgica del campo: "Le cose che non devono mancare nei centrocampisti della mia squadra sono chiare. Mi piace molto, diciamo, la versatilità di un giocatore che può coprire diverse fasi, sia difensive che offensive, che può agire da perno o da numero 10. È molto importante tenere conto dei profili disponibili a centrocampo. Sono cresciuto con il 4-3-3, ma sono sempre stato attratto dal sistema tattico 4-2-3-1".
Inoltre, l'ex giocatore del Liverpool ha specificato: "In questi moduli tutti possono difendere e tutti possono attaccare. Per me, i centrocampisti devono avere quella versatilità di cui parlavo. Devono essere in grado di non avere paura con la palla, di contribuire in difesa, perché i migliori difensori del mondo sono gli attaccanti, perché sono i primi a voler riconquistare palla per attaccare, e, allo stesso tempo, avere un'ottima prestazione fisica".
"Ma questa prestazione non deve nascere da una corsa senza meta", ha continuato Thiago. "Un centrocampista interno deve anche sapersi posizionare bene ed essere in sintonia con i compagni intorno a lui: che si tratti di un'ala che si muove all'interno, di un terzino che si muove anche lui all'interno perché ha il miglior gioco di gambe".

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