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Una nottata piuttosto amara, se non addirittura beffarda. Il Racing Club de Avellaneda perde l'andata degli ottavi di finale in casa del Peñarol per 1 a 0 e si trova ad affrontare anche questioni extracampo. In tale caso, la gestione dell'ordine pubblico delle autorità uruguaiane ha bloccato i tifosi argentini per tanto tempo dopo la fine della partita. Una situazione che ha fatto infuriare il presidente Diego Milito.
Triplice fischio alle ore 23.30 allo stadio Campeon del Siglo di Montevideo. I padroni di casa del Peñarol si aggiudicano l'andata degli ottavi di Copa Libertadores grazie al gol di David Terans. Verdetto finale che spetta però al prossimo incontro nella casa del Racing, martedì prossimo alle 21.30. Ad uscire per primi dallo stadio, come di consueto, sono i tifosi padroni di casa, per poi far defluire anche gli ospiti.
Anche le autorità e l'organizzazione aveva avvertito di tempi lunghi per il deflusso, arrivando anche a 1 ora e mezza di distacco; ma nessuno dei tifosi dell'Academia si aspettava di uscire così tardi rispetto ai Carboneros. Infatti, il tempo di attesa si è allungato estremamente con i sostenitori biancocelesti bloccati nel settore ospiti. Le vie d'uscita, per loro, si sono aperte intorno alle 2 di notte - ovvero due ore e mezza dopo la fine della partita.
Lo staff, la dirigenza e l'allenatore del Racing sono rimasti all'interno dell'impianto di Montevideo in attesa di capire la situazione. Gustavo Costas, tecnico dell'Academia, intorno all'1.30 si è avvicinato al settore dei propri tifosi, per ringraziarli per il sostegno in questa notte amara e infinita.
Nonostante l'intento delle autorità fosse quello di evitare qualsiasi contatto tra le due tifoserie, la misura di ordinanza ha chiaramente raccolto le critiche. In particolar modo da parte del Racing, sia dai tifosi che dai tesserati del club di Avellaneda.
Davanti ai microfoni dei giornalisti, nel post-partita, a mostrare tutta la propria rabbia è il presidente del Racing: Diego Milito. L'ex-attaccante dell'Inter si è mostrato irritato per la gestione e il trattamento riservato ai propri sostenitori: "Non ce ne andremo fino a quando non sarà uscito l'ultimo tifoso. Mai visto e vissuto nulla di simile".
"La responsabilità è esclusiva del Ministero dell'Interno e della polizia, non permettendo a nessuno di lasciare il settore e lo stadio. Ci sono pure membri del nostro consiglio, con le proprie famiglie, in tribuna. Tutto questo è davvero una follia", ribadisce Milito.
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