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Numerosi falli nel primo tempo, fumogeni e Var: poi lo Slavia capolista riacciuffa lo Sparta nel derby di Praga

Il derby di Praga è giunto all'edizione numero 295 della sua storia. Ci sono più falli che emozioni nel primo tempo. Ripresa emozionante con lo Slavia che spinge ma a segnare è lo Sparta in modo chiaramente falloso. I padroni di casa sprecano...

Emanuele Landi

In Repubblica Ceca non ci si annoia. Il posticipo domenicale della giornata 24 in Fortuna Liga prevede il derby di Praga terminato 1-1 in mezzo a mille polemiche e tanti falli nella prima frazione. Restano quindi 23 punti a dividere lo Slavia super capolista con un buon margine dal Plzen secondo e lo Sparta a metà classifica ma in grado anche di poter pensare in una rincorsa disperata fino alla terza piazza. Le due compagini non stanno attraversando un buon momento. Il rendimento recente dei biancorossi, infatti, dice due sconfitte nelle ultime tre. Lo Sparta, invece, non vince da 4 partite. Poco meno di 20mila unità al Sinobo Stadium noto ai più come Eden Arena. La possibile vittoria dello Sparta continua a non arrivare ma sfuma nel finale nonostante una prova di coraggio. Continua il periodo no per i Sesivani che salvano il salvabile nonostante la grande coreografia iniziale e l'incitamento nel prepartita.

La Fortuna Liga si gioca a porte aperte in controtendenza rispetto ad altri paesi d'Europa. Già dal riscaldamento si percepisce che l'atmosfera all'Eden Arena sarà bollente nel derby numero 295 della storia di Praga. Meglio gli ospiti nel corso del primo tempo. Al 22' Hlozek con un'azione personale cerca la rete dal limite andando ad angolare di poco lontano dal montante destro il diagonale. Lo Slavia come un diesel prova a scuotersi alla distanza. Al 33' Stanciu indovina il controllo sul centro-sinistra ma il tiro mancino dal vertice dell'area finisce tra le braccia di Heca senza affanni. Masopust prova a fare centro al 38' con una bella conclusione sotto la traversa ma il riflesso di Heca è determinante. Il primo tempo si chiude a reti inviolate ma con un record poco invidiabile. 20 falli (12-8) e 4 gialli, 2 per squadra: partita più combattuta che spettacolare.

Ad inizio ripresa Heca è superlativo andando a togliere dall'incrocio dei pali un destro al volo dal limite di Sevcik. Lo stesso estremo difensore poco più avanti sta per combinare un pasticcio ma Masopoust non riesce dalla distanza ad inquadrare la porta sguarnita dal portiere dello Sparta. Continua ad insistere la squadra di casa ma i Sesivani non riescono a segnare nemmeno con un bel destro a giro di Stanciu. L'episodio che fa discutere arriva al 58'. Tettey si libera in velocità sulla sinistra ma spinge Takacs addosso a Kolar prima di depositare in rete a porta vuota. Il direttore di gara Franek non si accorge del fallo evidente ma viene corretto dal Var. Grandi proteste da parte del settore ospiti e dei giocatori granata.

Nei venti minuti finali dopo un silent check per un possibile penalty non assegnato agli ospiti torna forte la spinta dello Slavia. Nonostante i tanti fumogeni accesi nello spicchio dedicato ai supporters dello Sparta la visibilità è buona e si può giocare. Stanciu non lucido spreca una colossale chance a un quarto d'ora dal termine. Lo Slavia non sfonda e viene punito in ripartenza ancora da Tetteh. Stavolta l'attaccante dello Sparta Praga, imbeccato al limite del fuorigioco, si invola in area di rigore e con un bolide leggermente deviato manda in porta la rete che manda in estasi il popolo granata. L'ottavo goal subito in campionato dalla capolista non scoraggia i biancorossi che nel finale tentano l'assedio. Al terzo dei 5 di recupero su sviluppi di punizione arriva l'incornata di Musa che pareggia i conti. A petto nudo va a esultare sotto i suoi tifosi per un pareggio più che meritato.

 

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