La cittadina belga di Braine-le-Comte, località vallona in cui è cresciuto Eden Hazard, quest’anno non installerà maxischermi per seguire i Mondiali del Qatar, come annunciato dal sindaco, che argomenta ragioni meteorologiche, energetiche, finanziarie e, soprattutto, etiche.
IL SINDACO TIRA DRITTO...
Troppi morti in quegli stadi: il comune di nascita di Hazard non seguirà i Mondiali con i maxischermi
“Non è stato possibile sostenere un evento del genere in questo luogo. È una questione di valori”, ha dichiarato il presidente del consiglio comunale, il liberale Maxime Daye, al quotidiano Sudinfo, alludendo alle migliaia di lavoratori immigrati che presumibilmente sono morti nei lavori di costruzione degli stadi nel Paese della penisola araba.
Il primo cittadino del centro di circa 22.000 abitanti a sud-ovest di Bruxelles, situato nella provincia vallona dell’Hainaut, ha anche sottolineato che, poiché il torneo si svolge in autunno nell’emisfero nord, e non in estate come da tradizione, il clima non invita a programmare attività all’aperto e allestire un’area denominata “Hazard Village”, come nelle precedenti edizioni.
“Oltre alle considerazioni etiche, ecologiche e finanziarie, tutti dovrebbero sforzarsi di limitare il consumo di energia e risparmiare. Il nostro popolo deve quindi dare l’esempio in termini di buona gestione e seguire una dieta”, ha aggiunto Daye.
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