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Turchia, il nuovo eldorado: nomi prestigiosi e ricavi di mercandising

Michele Bellame
Michele Bellame Redattore 
Tanti giocatori ed allenatori famosi, hanno scelto la Turchia. Nell'articolo, quanto la Super Lig turca ha beneficiato di queste personalità. Che, non solo hanno vinto, ma hanno prodotto ricavi economici molto importanti per i club turchi.
01:20 min

Fino a qualche anno fa, la Turchia non si annoverava fra i campionati più desiderati e competitivi del panorama europeo. La Turchia, però, negli ultimi anni, si sta facendo largo come una campionato emozionante e caldo. Il richiamo dei prossimi europei nel 2032, è stato efficace. Negli ultimi anni, la prima serie turca, la Süper Lig, ha attirato personalità di primo piano, sia fra gli allenatori, sia per i calciatori. Questi numerosi e prestigiosi arrivi, hanno aumentato la reputazione del campionato turco, ed hanno alzato il livello tecnico delle partite. Ovviamente, la conseguenza più intuibile è la maggiore diffusione televisiva del campionato turco.

I club turchi hanno combinato tre mosse: investimenti mirati su attaccanti di livello mondiale, prestiti strategici con opzioni d’acquisto e nomi internazionali in panchina capaci di attrarre sponsorizzazioni e giocatori. Il risultato è stata una Süper Lig più competitiva nelle coppe europee e più attrattiva per i top-player. Oltre agli effetti sportivi (gol, risultati, prestigio), gli ingaggi hanno moltiplicato merchandising, abbonamenti e visibilità internazionale: l’eco mediatica di pochi grandi acquisti ha funzionato come volano economico per i club.

L'impatto economico

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Per effetto degli sponsor e degli abbonamenti, legati a doppio filo agli acquisti di grande spessore, è il Galatasaray la squadra che ha avuto un maggiore beneficio di questi investimenti. Anche gli acerrimi nemici del Fenerbahçe di Mourinho, hanno avuto un evidente ritorno dell'accoppiata brand + merchandising.

Nello specifico, la nomina dell'allenatore portoghese ha funzionato come vera leva per il marketing della squadra turca. La presentazione del tecnico è stata molto seguita, e la copertura mediatica ha indotto gli sponsor ad investire. Stessa situazione per il Gala: gli arrivi di Osimhen e di Icardi, hanno generato un'immediata vendita di prodotti ufficiali. In particolare, la maglia dell'attaccante nigeriano è entrata nella top 10 delle maglie più vendute.

Per squadre più piccole, firme “di richiamo” come Mario Balotelli produssero un ritorno rapido: aumento delle presenze allo stadio e sell-out di maglie, con conseguente impatto immediato sui ricavi match-day e retail. I dati di affluenza registrarono un aumento significativo nella stagione 2021–22.

Turchia desiderata: quanti l'hanno scelta

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Tanti sono stati i calciatori e gli allenatori ad aver scelto, negli ultimi cinque anni, il campionato turco.

Mesut Ozil, trequartista di livello mondiale con passaggi chiave ad Real Madrid e soprattutto ad Arsenal (vincitore di FA Cup più volte). In Turchia: firmò con il Fenerbahçe a gennaio 2021 (contratto 3,5 anni).

Mario Balotelli, si aggregò all’Adana Demirspor il 7 luglio 2021; fu capocannoniere del club nella stagione 2021–22 (18 gol in campionato). Il suo arrivo, generò un forte effetto di immagine per una neopromossa. La sua maglia era costantemente soldout. Un altro italiano a giocare in Turchia, è stato Nicolò Zaniolo, che ha giocato con il Galatasaray da febbraio 2023.

Dries Mertens, miglior bomber del Napoli, in Turchia ha firmato per il Galatasaray nell’agosto 2022 da svincolato. Un anno dopo, sempre al Galatasaray, sono approdati Mauro Icardi e Victor Osimhen. Sempre nello stesso periodo di calciomercato, al Fenerbahçe arriva Edin Džeko.