Ufficiale, Paquetà assolto per il caso calcio scommesse

La notizia circolava già dalla fine della scorsa settimana, ma oggi è arrivata l'ufficialità: Lucas Paquetà è stato scagionato da tutte le accuse legate alle presunte scommesse sui propri cartellini gialli. Il centrocampista brasiliano del West Ham è stato quindi assolto, ma non è ancora completamente fuori dai guai. La Football Association intende sanzionarlo per la scarsa collaborazione fornita durante le indagini.

In attesa del giudizio definitivo della FA, Paquetà può comunque sospirare di sollievo: la pena, infatti, sarà certamente più lieve rispetto a quelle previste per il calcio scommesse, e non dovrebbe comportare alcuna squalifica. L'indagine, però, ha comunque influenzato negativamente la carriera del calciatore, a partire dal mancato passaggio dal West Ham al Manchester City di Guardiola.

Paquetà assolto: la nota della FA

"Una Commissione Regolamentare indipendente ha stabilito che le accuse di cattiva condotta rivolte a Lucas Paquetá, giocatore del West Ham United, in relazione a presunte violazioni della Regola E5 della FA non sono state provate", si legge nel comunicato ufficiale della FA.

Il fantasista era stato accusato di quattro presunte violazioni della Regola E5.1, riferite ad altrettanti incontri di Premier League: contro il Leicester City (12 novembre 2022), l’Aston Villa (12 marzo 2023), il Leeds United (21 maggio 2023) e il Bournemouth (12 agosto 2023). Secondo le accuse, Paquetà avrebbe cercato intenzionalmente di farsi ammonire dall'arbitro, "con l’obiettivo illecito di alterare il mercato delle scommesse affinché una o più persone potessero trarne profitto".

Continua la nota: "Lucas Paquetá ha respinto tutte le accuse e, dopo un’udienza, la Commissione Regolamentare ha stabilito che le stesse non sono state provate. Tuttavia, la Commissione ha ritenuto fondate le accuse di cattiva condotta nei confronti del giocatore per presunte violazioni della Regola F3 della FA».

Paquetá, infatti, era stato accusato di due violazioni della Regola F3 per mancata collaborazione con le autorità, non avendo risposto in modo soddisfacente e completo alle domande o fornito le informazioni richieste durante le indagini della FA. Nonostante, anche in questo caso, il giocatore abbia respinto le accuse, la Commissione le ha ritenute provate dopo l’udienza: "Verrà al più presto stabilita una sanzione appropriata. Nel frattempo, la FA attende le motivazioni scritte della Commissione in merito alle decisioni prese. Fino ad allora, si riserva di non rilasciare ulteriori commenti", si legge in chiusura del comunicato.