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Un altro tecnico italiano in Iran dopo Stramaccioni: è il giramondo Stefano Cusin

L’allenatore nato in Canada da genitori italiani siederà sulla panchina dello Shahr Khodrou

Davide Capano

Dopo Andrea Stramaccioni, un nuovo allenatore italiano sbarca in Iran. Il giramondo Stefano Cusin oggi volerà a Mashhad, dove ha sede la squadra Shahr Khodrou, che gli ha offerto per 18 mesi la panchina a metà stagione, a pochi giorni dai preliminari della Champions d’Asia.

«Paura? No, per me i posti caldi sono altri. Tempo fa ho rifiutato una proposta da Baghdad, perché si era sotto elezioni ed ogni giorno un kamikaze si faceva esplodere, e di recente una dalla Libia» ha dichiarato all'Ansa Cusin. Nel suo curriculum ci sono alcune dei posti più instabili del pianeta: ha allenato in Congo, in Libia, Palestina. E anche in Arabia Saudita, Camerun, Emirati Arabi, Sudafrica, Cipro. All'epoca di Gheddafi, Cusin ha vinto uno scudetto nella squadra in cui giocava il figlio del Raiss. Classe 1968, nato in Canada da genitori italiani, aretino d'adozione, amico e collaboratore di Walter Zenga, Cusin continua ad avere la valigia piena di sogni.

Quando era a Dubai con Walter Zenga (dal Profilo Facebook di Cusin)

Quando era a Dubai con Walter Zenga (dal Profilo Facebook di Cusin)

«La tensione politica in Iran c'è sempre stata ma io sono solo un uomo di sport, confido in Dio e non mi faccio problemi - aggiunge Cusin -. Mi piacciono le sfide e là c'è un campionato di alto livello, la squadra gioca in uno stadio nuovo spettacolare e voglio arrivare ai gironi di Champions. Lasciamo stare la politica: è un Paese con una grande cultura, in questi anni ho conosciuto tanti iraniani, allenatori e giocatori, tutte persone meravigliose».

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