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Un’isola sperduta in un oceano di colossi: 4 curiosità sull’Auckland City, cenerentola del Mondiale

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Probabilmente la più piccola realtà del Mondiale per Club, ma non per questo la meno affascinante. Cosa c'è da sapere sulla squadra di Paul Posa.

Un'isola sperduta in un oceano di colossi. Questo è il modo in cui si presenta l’Auckland City al Mondiale per Club negli Stati Uniti. È un club neozelandese, il più titolato del paese nonché quello che vanta più partecipazioni alle competizioni internazionali nel continente oceanico. In realtà, in un contesto in cui lo sport predominante è il rugby, l’Auckland contribuisce significativamente ad aumentare la popolarità del calcio, in qualità di club più forte ed iconico dell’Oceania, come dimostrano le 13 OFC Champions League conquistate dal 2006 ad oggi. In occasione del Mondiale per Club, in cui l'Auckland City affronterà nel girone Bayern Monaco, Boca Juniors e Benfica, vi forniamo cinque curiosità sulla cenerentola del torneo: una realtà affascinante e totalmente diversa rispetto alle formazioni europee o sudamericane.

 1) Una rosa dal valore di 5 milioni di euro

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La valutazione complessiva della rosa non è neanche assimilabile al valore di un singolo calciatore delle top squadre europee. Secondo Transfermarkt, ci aggiriamo intorno ad una cifra di 5 milioni di euro, in cui l’elemento più prezioso della squadra è valutato 275 mila euro, ed è il terzino sinistro Nathan Lobo, ventiduenne di origini inglesi. Sfogliando i nomi, troviamo anche Areya Prasad, portiere di 18 anni con una valutazione di circa 10 mila euro.

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2) Lo stadio dell'Auckland: un'arena da 5000 posti a sedere

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L’arena che ospita le partita dell’Auckland è il Kiwitea Street, impianto che viene utilizzato anche per le partite casalinghe del Central United e che conta 5000 posti a sedere. Un numero incredibilmente piccolo se rapportato agli stadi, ad esempio, italiani: in Serie A gli stadi con minor capienza sono quelli delle neopromosse Pisa e Frosinone, rispettivamente con 16 e 14 mila posti a sedere.

Ancora più sorprendete è la differenza con le mega strutture che ospiteranno il Mondiale per Club. L’Auckland non giocherà nei capientissimi stadi di Los Angeles o di Philadephia, ma comunque a fare da cornice alle sue partite saranno strutture tra i 20 ed i 30 mila posti a sedere. Ad esempio, la partita contro il Boca Juniors di martedì 24 giugno, sarà giocata al Geodis Park di Nashville, impianto inaugurato nel 2022 che contiene fino a 30 mila persone.

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3) Il miglior risultato dell'Auckland City nella Coppa del Mondo

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Grazie al suo incredibile successo in Oceania, l'Auckland è la squadra che più di tutte ha rappresentato l'Oceania nella Coppa del Mondo per Club. Ha partecipato alla manifestazione per la prima volta nel 2006, perdendo contro l'Al-Ahly ed i sudcoreani del Jeonbuk Motors, piazzandosi, così, in sesta posizione. Nel 2009 l'Auckland si ripresenta alla competizione, guadagnando un quinto posto sconfiggendo i congolesi del TP Mazembe. Dopo altre partecipazioni anonime, nel 2014 (sesta partecipazione, record assoluto) arriva il miglior piazzamento dell'Auckland City nella Coppa del Mondo: dopo aver battuto il Moghreb Tétouan ed il ES Sétif, gli oceanici conquistano le semifinali del torneo, in cui affrontano il San Lorenzo.

La partita viene persa 2-1, e l'Auckland gioca così la finale valida per il terzo posto contro l'altra perdente in semifinale, il Cruz Azul (squadra messicana, sconfitta dal Real Madrid). I tempi regolamentari terminano in pareggio, mandando così la sfida ai calci di rigore, in cui hanno la meglio gli oceanici (4-2).

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4) Bonus: quando l'Italia ha affrontato la Nuova Zelanda non è andata benissimo

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Il calcio neozelandese è in grande sviluppo, soprattutto dall'inizio del nuovo millennio. Dal 2000, infatti, la Nuova Zelanda ha ottenuto il pass per partecipare al Mondiale sudafricano del 2014, in cui ha incontrato, tra gli altri, l'Italia. Contro gran parte della formazione Campioni del Mondo quattro anni prima, la formazione neozelandese riuscì nell'impresa di fermare la squadra di Lippi, pareggiando 1-1. Anche quel pareggio, insieme ad altri risultati poco soddisfacenti, provocò la tempestiva eliminazione dall'Italia dalla Coppa del Mondo.

Nel 2026, inoltre, la Nuova Zelanda ci sarà. È una delle poche squadre che è già qualificata. Staremo a vedere, quindi, i progressi di un interessante movimento calcistico dodici anni dall'ultima volta che hanno preso parte alla più importante competizione calcistica.