Benzema condannato per il ricatto a Valbuena

Valbuena torna a parlare dell’affare sextape: “Momento peggiore della mia carriera”

Sergio Pace
Sergio Pace Redattore 
Mathieu Valbuena a France Football è tornato a parlare dell'affare sextape che lo ha visto coinvolto assieme a Karim Benzema
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Mathieu Valbuena ad agosto si è trasferito all'Athens Kallithea FC di Massimo Donati nella Super Liga greca. Un legame importante quello del 40enne attaccante francese ex Marsiglia e Lione (tra le altre), che in Grecia ha già militato in passato con la maglia dell'Olympiacos (dal 2019 al 2023).

Alla prima apparizione con il Kallithea a Valbuena sono bastati appena 9 minuti dal suo ingresso in campo per timbrare il cartellino al 71' del derby greco poi pareggiato 2-2 contro il Panathinaikos dello scorso 1 settembre. Cinque le presenze sin qui raccolte in campionato, tutte partendo dalla panchina. Un elemento di grande esperienza per la squadra neo promossa. Nel frattempo, Valbuena è tornato a parlare dell'affare sextape che lo ha visto coinvolto due anni fa assieme a Karim Benzema.

Affare sextape, torna a parlare Valbuena

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L'ex Marsiglia Valbuena, intervistato da France Football, è tornato a parlare del sextape che lo ha visto coinvolto assieme a Karim Benzema. Nel giugno 2022 l'ex attaccante del Real Madrid, ora all'Al-Ittihad, fu condannato ad un anno di carcere, mentre per il 40enne dell'Athens Kallithea arrivò una multa di 75mila euro e un risarcimento per danni morali di 80mila euro.

Questo il racconto di Valbuena: "È stato il momento peggiore della mia carriera. Per me la Nazionale francese rappresentava tutto. Ho immagazzinato una tale rabbia per tanto tempo. Oggi non ce l'ho più con nessuno. Sono in pace. Ho incontrato Didier Deschamps non molto tempo fa. Abbiamo parlato di calcio e di tante cose, era molto felice di vedermi".

Karim Benzema (Foto di Yasser Bakhsh/Getty Images)

Valbuena ha poi spiegato come sia stato difficile in seguito convivere con l'etichetta di egocentrico: "In Francia quando hai un'etichetta, è difficile toglierla. Ho avvertito una mancanza di obiettività con me. La mia carriera avrebbe potuto essere valutata come quella di Giroud o Ribéry, anche loro provenienti dal mondo dilettantistico. All’estero c'è molto più rispetto".