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Cristiano Ronaldo non era presente al funerale di Diogo Jota, ma la sua assenza - rivela il vicedirettore del quotidiano ‘Record', Vítor Pinto - nasconderebbe un motivo profondo legato a un trauma emotivo che risale a vent'anni fa. Per comprendere la scelta del campione portoghese, bisogna infatti tornare indietro al 7 settembre 2005, quando un giovane Ronaldo, appena ventenne e all’inizio della sua carriera al Manchester United, ricevette la devastante notizia della morte del padre, José Dinis Aveiro, mentre si trovava a Mosca con la nazionale portoghese per una partita di qualificazione ai Mondiali. Il tragico annuncio gli fu dato dall’allora commissario tecnico, Luiz Felipe Scolari, ma quella notizia lo colse lontano dalla sua famiglia, in un momento di solitudine assoluta. La morte di suo padre, causata da complicazioni legate all’alcolismo, ha lasciato una ferita profonda, un trauma che non si è mai del tutto rimarginato.
Quella drammatica esperienza ha segnato Ronaldo, tanto da portarlo, negli anni successivi, a prendere una decisione personale. Evitare a tutti i costi la visibilità in momenti di lutto. E così, nonostante la grande amicizia con Diogo Jota, il campione ha scelto di manifestare il suo cordoglio in silenzio, con un gesto concreto e duraturo. Trascinato da un forte impegno emotivo, Ronaldo ha preferito non partecipare fisicamente al funerale di Jota, ma, attraverso il suo agente Jorge Mendes, ha subito offerto supporto alla famiglia, garantendo assistenza economica e una solenne promessa per il futuro dei figli dell’amico scomparso.
Cristiano Ronaldo non ha partecipato al funerale di Diogo Jota. La sua assenza è stata legata a un trauma emotivo che lo accompagna da oltre vent'anni. Come spiegato dal giornalista Vítor Pinto, il campione portoghese ha vissuto in solitudine la morte del padre, José Dinis Aveiro. Avvenuta nel 2005 mentre Ronaldo era con la nazionale a Mosca. Questo evento, comunicato dall'allora CT Scolari, ha segnato profondamente Ronaldo, che da allora ha scelto di non farsi vedere in pubblico durante momenti di lutto.
Contrariamente a quanto riportato, Ronaldo non ha voluto offuscare la cerimonia. Ma ha agito dietro le quinte, contattando immediatamente la famiglia Jota tramite il suo agente Jorge Mendes. Il fuoriclasse portoghese ha offerto supporto economico e garantito che la vedova Rute e i tre figli di Diogo non avrebbero mai avuto difficoltà economiche. Un gesto discreto, ma profondo, che riflette la vera solidarietà di Ronaldo, impegnato a sostenere la famiglia di un amico senza cercare visibilità mediatica.
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