Da Paolo Di Canio e Angelo Ogbonna fino ad Antonio Conte e Guglielmo Vicario: la storia recente di West Ham e Tottenham è piena di italiani.
In principio fu il West Ham, negli ultimi anni è stato il turno del Tottenham. Quello tra le due squadre di Londra è un derby che da ormai quasi due decenni ha sempre qualcosa di italiano da raccontare. I primi a creare un ponte con la Serie A sono stati gli Hammers, venuti spesso a far compere nelle botteghe italiane tra il 2008 e il 2020. Chiuso il loro ciclo - almeno per ora -, è stato il turno degli Spurs e del loro processo di “italianizzazione”.
Gli italiani del West Ham: da Paolo Di Canio a Emerson Palmieri
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Nella storia di quel calcio inglese che svoltava in modo tranciante dalla First Division alla Premier League e che si approcciava per la prima volta alle logiche di sponsor e diritti tv, ci sono indubbiamente anche le immagini di quel Paolo Di Canio con l’iconica divisa del West Ham. Qualche italiano a Londra si era già visto sulla sponda Chelsea, ma sono stati gli Hammers a proseguire la tradizione nel nuovo millennio.
La svolta che fa da apripista è l'arrivo in panchina nel 2008 di Gianfranco Zola, che con sé porta a Londra prima David Di Michele e poi, l’anno dopo, Alessandro Diamanti. Nelle stagioni a seguire è stato poi il turno di Antonio Nocerino e Marco Borriello, entrambi senza troppa gloria, ma soprattutto di Angelo Ogbonna, che è rimasto a Londra di fatto per un decennio. Di passaggio al West Ham anche Simone Zaza e Gianluca Scamacca, mentre è ancora un giocatore degli Hammers Emerson Palmieri.
Al di là del fascino italiano, agli Irons sono poi finiti numerosi calciatori passati dalla Serie A, come Mauro Zarate o Pablo Armero, ad esempio. Per vie traverse ci è arrivato anche Lucas Paquetà, passando dal Milan al Lione e poi dal Lione agli Hammers. Hanno vestito la maglia del West Ham anche Felipe Anderson, Joao Mario, Pedro Obiang e Marko Arnautovic.
La rivoluzione di Conte e Paratici: gli Spurs parlano italiano
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Negli ultimi anni, però, a intensificare notevolmente i rapporti con l'Italia è stato principalmente il Tottenham. Se le strade del calciomercato sono infinite, ce n'è una che collega l'Italia e Londra che è invece ben più definita delle altre. Il principio di tutto è l'arrivo agli Spurs dell'accoppiata Conte-Paratici nell’estate 2021.
Per raggiungere i successi a cui ambisce il tecnico salentino servono uomini fidati, ed ecco che allora la colonia italiana si sposta di qualche chilometro più a nord rispetto alla casa degli Hammers. Per ricostruire il Tottenham e plasmarlo a sua immagine e somiglianza, Antonio Conte e Fabio Paratici ripartono da chi conoscono: dalla scuola Juve, da Christian Romero, Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski.
Sono la base da cui ripartono gli Spurs, a cui poi si aggiungono nei mesi successivi anche Pierluigi Gollini, Destiny Udogie e Ivan Perisic, uno dei fedelissimi di Conte all’Inter. E la trama tra gli Spurs e l’Italia continua a tessersi anche in seguito, dopo l’addio di Antonio Conte e la rottura con Paratici. C’è già Postecoglu in panchina, infatti, quando il Tottenham torna nuovamente a fare spese in Italia: prima nell’estate 2023 con l’affare Vicario e poi a gennaio 2024 con Radu Dragusin.
Dopo il West Ham, è il turno del Tottenham. Ma sarà un derby di Londra che, ancora una volta, avrà tanto di italiano.