Tempo di big match in Serie A. Sabato pomeriggio, alle ore 18:00, Napoli e Inter si affronteranno in una delle sfide più importanti della stagione. Allo Stadio Diego Armando Maradona c'è la prima contro la seconda, e la sensazione è che già domani si possa scrivere un passaggio fondamentale per il cammino verso il titolo. Gli azzurri devono provare ad uscire dal primo e unico momento di flessione di questa stagione, in cui sono riusciti a portare a casa solamente 3 punti nelle ultime 4 partite. Alla vigilia della partita, Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa per presentare l'evento.
Napoli-Inter, le parole di Conte in conferenza stampa
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Antonio Conte ha raccolto il Napoli dalle macerie nel corso dell'estate, reduce da una stagione disastrosa dopo aver vinto uno scudetto l'anno prima ancora. Probabilmente, neanche nelle più rosee aspettative ci si sarebbe immaginati di trovarsi a questo punto della stagione a giocarsi una sfida di tale valore: "Al di là della classifica, mi sarei aspettato in questo periodo un Napoli che dopo 7 mesi iniziasse a prendere forma - ha commentato il tecnico azzurro - poi trovarci lì ci deve riempire di orgoglio ma non deve metterci pressione. Come ho detto ai ragazzi, a volte può essere positiva ed altre negativa. Dico solamente di goderci questo momento, goderci questa partita: questa classifica ce la siamo meritata col lavoro".
Non chiamatela però partita scudetto, sebbene Conte non nomini mai direttamente il Tricolore. Per l'allenatore salentino resta una delle 38 partite di campionato, e in quanto tale vale 3 punti come tutte le altre. "In generale dico che è influente sulla classifica perché vale sempre 3 punti, e vicine ci sono tantissime squadre. L'influenza c'è solo da questo punto di vista".
Il Napoli ha bisogno di reagire. 3 punti in 4 partite sono un bottino troppo magro per una squadra che si trova ora nel pieno della corsa al titolo. Il ko dell'ultimo turno contro il Como è stato il culmine di un tris di pareggi contro Roma, Udinese e Lazio che hanno momentaneamente minato il cammino degli azzurri. "Lavoriamo sempre, valutiamo sempre dopo le partite, dopo una sconfitta impari più rispetto ad una vittoria che porta superficialità in tutti - ha commentato Antonio Conte. Abbiamo analizzato il perché di quel secondo tempo (contro il Como, ndr) e bisogna farlo per crescere".
In settimana, Antonio Conte ha cercato di riportare alta la concentrazione e la fame dei suoi uomini: "Loro sanno che mi sono molto arrabbiato, ma lo erano anche loro stessi perché il secondo tempo non è stato al nostro livello dopo un primo tempo in cui dominavamo nonostante fossimo andati in svantaggio per un infortunio. Bisogna stare sul pezzo fino al 95', senza trascurare niente, tutti i punti fatti li abbiamo sudati, mai in carrozza 5-0 come ad altre. Noi non possiamo mollare un attimo".
Conte: "L'obiettivo deve essere quello di dare sempre il massimo"
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Antonio Conte prova ad alleggerire la pressione in vista dello scontro al vertice: "I miei giocatori non devono ragionare in base alle pressioni, se sulla carta sono più o meno forti o se hanno ambizioni ogni anno diverse. Cresciamo anche da questo punto di vista, ponendoci l'obiettivo sempre massimo, poi a volte ci riusciamo ed altre no".
Quello che chiede il tecnico è l'impegno massimo da parte di tutti. Al di là dei risultati, l'atteggiamento in campo è ciò che non deve mai mancare: "L'importante è uscire sapendo di aver dato tutto e se siamo stati battuti è perché gli altri sono stati più bravi, non perché hanno avuto più cattiveria e voglia, quello mi darebbe molto fastidio. Si può vincere o perdere, ma anche nella sconfitta, che bisogna odiare, bisogna essere sconfitti nella giusta maniera. Come quando l'Atalanta ha vinto qui, con la Lazio per me era un pareggio ed hanno vinto ma abbiamo fatto sempre un plauso agli avversari. Col Como qualcosa da recriminare ce l'abbiamo e l'ho sottolineato perché con i ragazzi c'è un rapporto schietto e sincero, non ho filtro, sono come mi vedono ed ora ci aspetta una partita bellissima. Arriviamo ad un top-match e ce lo siamo meritati. Vedremo chi sarà più bravo".
Un big match che il Napoli dovrà affrontare senza Frank Anguissa, uno dei senatori di Conte. Una perdita importante in mezzo al campo che costringerà il tecnico a variare qualcosa. Sulle possibili soluzioni, però, l'allenatore partenopeo non si sbilancia: "È tutta la settimana che ci penso (ride, ndr)". Le due alternative sono Gilmour e Billing, due profili con caratteristiche molto differenti: "Tutte e due le cose potrebbero essere giuste, cercheremo di fare la scelta migliore vedendo i ragazzi, cercando di trovare sempre una soluzione agli infortuni che fanno parte del percorso. C'è chi sopperisce in maniera più facile, altri hanno più difficoltà, ma la soluzione bisogna trovarla. Ci abbiamo lavorato in settimana e la vedrete domani".
Conte sugli infortuni: "Spinazzola e Olivera recuperati, su Anguissa e Neres..."
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Per lo meno, Conte potrà contare sui rientri a pieno regime di Olivera e Spinazzola, anche loro assenti per infortunio nelle ultime giornate: "Li abbiamo recuperati. Spinazzola ha fatto tutta la gara col Como e l'abbiamo gestito anche negli allenamenti di questa settimana. Mathias ha avuto un problema più serio, era anche recidivo al polpaccio, sta lavorando per essere al massimo della forma, sono tutte e due a disposizione e vedremo quale sarà la scelta più opportuna. Devo scegliere anche per il prosieguo del campionato per non fare danni fisici, sarebbe dura avere ricadute".
E poi, l'allenatore aggiunge un dettaglio sugli infortuni che hanno riguardato gli azzurri nell'ultimo periodo: "La cosa curiosa è che sia Neres e Anguissa non avevano niente a fine partita, poi il giorno dopo hanno avuto il problema muscolare. Questa è l'unica cosa che accomuna i vari infortuni".
L'aspetto forse più allarmante dei ko in casa Napoli, è che siano arrivati tutti nello stesso arco di tempo dopo una prima parte di stagione praticamente immacolata. "La risposta nel calcio è difficile, si può pensare a tante cose, è tutto opinabile - ha risposto Conte. Noi siamo stati bravi e fortunati a non avere infortunati fino ad un certo momento, ma non puoi pensare di non avere problemi durante l'anno. Poi può capitare il periodo in cui sei più sfortunato e hai infortuni tutti in un settore. Lì poi devi essere bravo a trovare soluzione, valorizzando chi fino ad allora ha avuto meno spazio... come Raspadori che aveva giocato poco ed ora è al centro della situazione. Solo sfortuna? L'infortunio fa parte del gioco, se vedete siamo la terza squadra con meno infortuni, ma in tutte le squadre in cui sono stato ho sempre avuto pochi infortuni: significa che la metodologia funziona. Poi è giusto vedere anche la carriera di un calciatore, se è uno che fa sempre 50 partite o 30 al di là dell'allenatore".
La risposta di Conte su Raspadori e Billing
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E appunto, come accennava in precedente l'allenatore del Napoli, dagli infortuni possono nascere tante volte delle opportunità. Come nel caso di Giacomo Raspadori, che è stato per gran parte della stagione ai margini ma che si è ritrovato ora ad essere un uomo chiave nella coppia d'attacco al fianco di Lukaku: "Jack ha la possibilità di essere una seconda punta, un trequartista, al tempo stesso un interno di centrocampo offensivo, quello con più qualità dei tre, con un play, un assaltatore ed uno metà e metà. Lui può fare la mezzala perché fa più di 12km a partita. Non è un esterno, significherebbe metterlo in difficoltà e quindi ogni tecnico deve cercare di rispettare le caratteristiche. Jack è molto qualitativo, col 4-3-3 per me era l'alternativa a McTominay o Anguissa per alzare la qualità nella partita e avere uno col gol nel sangue".
In chiusura, Antonio Conte si esprime anche su Philip Billing, uno dei volti nuovi arrivati nel corso del mese di gennaio, che ha trovato il suo esordio in azzurro proprio nell'ultima sfida di campionato contro il Como: "Lui è un calciatore con una grande struttura fisica, buona tecnica. Son contento che ha avuto la possibilità di giocare, quando non inizi la stagione con la squadra ed arrivi a metà gennaio ti ritrovi in difficoltà con una nuova metodologia ed una nuova situazione tecnico-tattica, ambientarti. Oggi, a differenza di prima, non ho preoccupazione nel farlo giocare dall'inizio o da subentrante. Ho visto che ha assimilato certe cose, è un ragazzo serio e sono molto contento".