Sfida salvezza all'Unipol Domus

Cagliari, Nicola: “Parma? Non è in difficoltà. Coman? Sta bene e su Luvumbo…”

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All'Unipol Domus arriva il Parma di Pecchia. Due squadre che sono reduci da due ko consecutivi, con i sardi diciassettesimi a 21 punti e i ducali a 20 punti terzultimi. Si salvi chi può...
Emanuele Landi
Emanuele Landi Redattore 

Il Cagliari di Davide Nicola, dopo il ko interno con la Lazio, ha bisogno di ripartire. All'Unipol Domus, domenica alle 15:00, va in scena il più classico degli scontri salvezza. Cagliari-Parma sarà una sfida cruciale, visto che i ducali attualmente sono terzultimi in Serie A a 20 punti e solo una lunghezza sopra ci sono i sardi (per il momento gli ultimi a salvarsi). Considerando anche il ko del Como con la Juve, nell'anticipo del venerdì, l'occasione è ghiotta per entrambe le squadre per provare a respirare, venendo entrambe da due sconfitte di fila.

Cagliari-Nicola

Cagliari-Parma, Nicola ci crede

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Davide Nicola ha presentato la gara tra Cagliari e Parma in conferenza stampa, parlando anche del neo arrivo Coman: "Sarà una partita importante per entrambe, lottiamo per lo stesso obiettivo. Servirà intensità mentale e convinzione. Sono convinto che faremo quello che vogliamo fare. Ho visto Coman questa settimana, fisicamente l’ho visto bene, voglioso e desideroso, è un esterno d’attacco anche se nasce come attaccante. Verrà in ritiro immediatamente con noi e speriamo di dargli minutaggio".

Sul Parma e quanto è cambiato rispetto all'andata: "Hanno continuità e la stessa filosofia di gioco, ripartono e crossano poco anche se ora hanno preso Djuric che conosco. Magari ora sfrutteranno di più le fasce, hanno qualità in attacco ed a centrocampo sono ben fermati. Non hanno sempre il baricentro elevato, sanno gicare bene anche dietro".

Su Kingstone Mutandwa e Prati: "Io non metto preclusioni, ci sono momenti in cui uno si conquista più spazio. Questa squadra è stata costruita per giocare con questo modo, con due trequartisti che sono Viola e Gaetano e Pavoletti e Piccoli davanti. Kingstone (Mutandwa, n.d.r.) deve imparare e lo sta facendo, ci mette sempre l'anima. Prati è un giocatore che a me piace molto e nel momento in cui passiamo a un centrocampo a tre lui diventa importante. Starà a loro sfruttare il tempo a disposizione".

Cagliari, Nicola va sui singoli

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Su Zappa se è sembrato stanco nelle ultime partite: "Il mio pensiero? Zappa è stato in difficoltà per il valore degli avversari, Karamoh e Zaccagni sono stati clienti non facili, cosa normale in Serie A! Lui il suo lo fa sempre, conoscendolo può essere bravo sia in difesa che in fase offensiva, a volte si può rendere meno in una delle due.

Sulle parole di Bonato nella conferenza post chiusura del calciomercato: "Coerente la disamina di Bonato, abbiamo fatto quello che potevamo scremando alcuni ruoli accontentando giocatori che volevano giocare come Wieteska. Zortea può interpretare una fase più avanzata e ha dimostrato di poterlo fare con qualità. Con lui e Felici abbiamo delle alternative. Con l'arrivo di Coman e il rientro di Luvumbo voglio portarli per prepararli. Abbiamo anche Kingstone. Starà a loro determinare il minutaggio che avranno a disposizione e dimostrare che c'è una crescita ulteriore da quel punto di vista".

Dove giocherà Coman e se gli errori generano ansia: "L’errore si vede dall’esterno, con la Lazio abbiamo fatto una buona partita facendo alcuni errori. Noi non lo viviamo come lo si vede dall’esterno, lavoriamo per non ripeterli in modo frequente. L’obiettivo non sarà tranquillo, chi lotta per la salvezza non può esserlo, ci vorrà determinazione. Coman preferisce la sinistra ma può giocare a destra come Zortea e Luvumbo, cose che possiamo cambiare a partita in corso".

Sulla partita col Parma: "Siamo tutte lì in pochi punti, il Parma non è in difficoltà: sta lì a lottare per quell’obiettivo. Loro giocano bene ma possiamo creargli dei problemi. Non pensiamo alle difficoltà, il campionato sarà così fino alla fine e lo sanno tutte le squadre".

C'è fiducia da parte della società visti i pochi cambi nel mercato: "C'è un gruppo che è stato costantemente impiegato e nel quale chiediamo ciecamente. Poi c'era qualcuno che trovava poco spazio o che era in scadenza ed è stato ceduto. Credo che in alcuni ruoli eravamo corti, ma l'arrivo di Coman ci dà soluzioni diverse. Lo stesso Zortea può essere impiegato anche da terzino, noi abbiamo alternative con caratteristiche diverse. Piccoli sta facendo quello che ci aspettavamo da lui e credo possa fare ancora meglio. Ci sono giocatori importanti come Pavoletti, Viola e Deiola che hanno appartenenza e sono competitivi e bisogna riconoscergli il giusto ruolo. Cercheremo di utilizzare i giocatori che abbiamo a disposizione, sperimentando, ma si è fatta una valutazione rispetto alla coerenza perché ci sono dei parametri da rispettare e quindi far crescere giocatori come Kingstone, senza mettergli fretta".

Sull'importanza dello stadio: "Io mi esalto sempre. L'aspetto emotivo che porta una rimonta porta una fortissima emozione, ma l'importante è fare punti. Indubbiamente, nel nostro stadio, quello che porta il pubblico fa venire la pelle d'oca".

Differenze rispetto ad altre piazze? "Ogni piazza è unica. Cagliari è una realtà unica perché siamo italiani, ma ci consideriamo parte di un popolo e questa passione è tangibile. L'unicità del Cagliari risiede nella sua storia e nella capacità di pensare che ci sia la passione di costruire qualcosa di duraturo e ambire a qualcosa di più importante nel tempo".