"I calendari fitti danneggiano lo spettacolo"

Calcagno (Presidente AIC): “Calendari troppo fitti penalizzano lo spettacolo”

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Il presidente dell'AIC, Umberto Calcagno, parla alla presentazione del Gran Galà del Calcio, in programma il 2 dicembre: focus anche sui calendari fitti
Michele Bellame

Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha espresso grande soddisfazione durante la presentazione del Gran Galà del Calcio AIC, che si terrà il 2 dicembre. "È un evento speciale, che celebra la bellezza del nostro calcio e ci mette di buonumore. È fondamentale evidenziare gli aspetti positivi e le storie di successo che caratterizzano questo sport".

"Gran Galà del Calcio AIC un’occasione di celebrazione per il calcio italiano"

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Il Gran Galà del Calcio è noto per il fatto che i protagonisti del calcio premiano i propri colleghi, creando così un’atmosfera di sano confronto e di aspettative. "È interessante vedere come anche all'interno delle stesse squadre ci siano opinioni contrastanti sulle votazioni. Quest'anno, mai come in passato, l'esito delle premiazioni appare più incerto e coinvolgente", ha commentato il presidente dell'AIC, evidenziando la crescente partecipazione e il dinamismo che caratterizzano questa edizione.

"Il calendario troppo fitto: una minaccia per salute e qualità del gioco"

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Uno degli argomenti principali toccati da Calcagno è la questione dei calendari calcistici sempre più congesti. Secondo il presidente dell'AIC, questa situazione sta diventando insostenibile. "È un problema che si è aggravato negli ultimi anni", ha affermato, citando i giocatori di Inter e Juventus, che tra impegni con i club e le nazionali si trovano a dover giocare senza reali periodi di recupero. "Questo modello rischia di compromettere la qualità dello spettacolo: è impensabile che un giocatore che disputa la sessantesima partita della stagione possa offrire lo stesso rendimento di chi ne ha giocate solo venti. È fondamentale tutelare la salute degli atleti, ma anche preservare la qualità del prodotto che il pubblico si aspetta di vedere", ha concluso Calcagno.

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