UN RAPPORTO INCREDIBILE....

Carlos Paredes: “Ecco in cosa Mourinho è Special”

Mourinho
Gli allenatori che lasciano il segno, sia in Italia che all'estero...
Redazione Derby Derby Derby

Carlos Humberto Paredes, ex centrocampista del Porto (allenato da Mourinho in passato) e della Reggina, tra le altre, ha parlato a EuropaCalcio,it. L’ex mediano ha vestito la maglia amaranto dal 2002 al 2006 risultando uno dei leader della squadra calabrese, tanto da indossare la fascia di capitano. Tra i vari aneddoti dal passato, Paredes ha svelato anche il sogno per un futuro non troppo lontano: allenare la Reggina.

Le sue dichiarazioni: “A Reggio è stato fantastico; l’esperienza più bella della mia carriera, senza alcun dubbio. La stagione con Mazzarri fu incredibile, per il livello raggiunto dalla squadra: penso solamente al centrocampo, formato da me, Mozart e Nakamura. Poi, ovviamente, non posso che menzionare tutti gli altri calciatori, come Di Michele, Cozza e Amoruso. Lo spogliatoio, in particolare, era veramente unito. L’avventura alla Reggina è stata indimenticabile in tutto e per tutto, nella quale mi sono espresso al meglio anche per il ruolo che mi affidò lo stesso Mazzarri”.

Walter Mazzarri

A tutto Paredes tra Mourinho e Mazzarri

—  

“Il Mister mi permetteva di essere sudamericano, esaltava le mie qualità e mi lasciava libero di giocare al meglio delle mie possibilità, senza esasperare il tatticismo. A Reggio sono stato così bene da volerci tornare anche in futuro: se dovessi esprimere un desiderio, è quello di allenare la Reggina, a prescindere dalla categoria. L’importante è essere felici e io, in quella città, lo sono stato come non mai”, ha chiosato Paredes.

Tra i vari aneddoti dal passato, Paredes ha svelato il vero lato Special di Josè Mourinho, tecnico col quale ha collaborato, per qualche mese, al Porto:

“Il rapporto che Mourinho crea con i propri calciatori è speciale, incredibile. Posso raccontarvi un aneddoto dal passato: il primo periodo in cui allenava al Porto, io non giocavo. Una volta, mi si avvicina per chiedermi il motivo per il quale mi vedesse così triste; quando gli risposi della reale ragione, dovuta al fatto che facessi panchina, lui  replicò in un modo che ricordo ancora: “Tu sei importante per me, perché mi aiuti nei momenti in cui io vado in difficoltà nel corso della partita. Non sei titolare, ma sei più importante, perché nel caso del bisogno io scelgo di farti entrare per cambiare le sorti della partita. Conti tanto quanto i titolari””.

Mou è un allenatore davvero speciale per il modo in cui crea empatia con il gruppo, facendo rendere tutti al meglio e importanti per la causa. La sua forza principale sta proprio nel compattare il gruppo e farlo remare dalla stessa parte, la sua”.

tutte le notizie di