La Serie A 2025/2026 promette scintille fin dal calcio d’inizio, previsto per il 23 agosto. I riflettori sono puntati su una manciata di squadre pronte a contendersi il vertice, in una stagione che si preannuncia tesa, combattuta e ricca di colpi di scena. L’adrenalina è già nell’aria: i tifosi non vedono l’ora di seguire le proprie squadre, sperando di vederle alzare lo Scudetto a fine campionato.
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Chi brillerà nella Serie A 2025/26: Le squadre pronte a dominare
Nel frattempo, le previsioni si moltiplicano, e non solo in Italia. I siti di scommesse internazionali, un’alternativa ai portali regolamentati in Italia, stanno tracciando le prime gerarchie, analizzando rose, cambi in panchina e movimenti di mercato. Napoli guida la lista dei favoriti, forte dei risultati ottenuti nelle ultime stagioni, ma non mancano inseguitori di peso. Inter, Atalanta e Juventus scalpitano, ognuna con le proprie armi e ambizioni, pronte a ribaltare ogni pronostico.
Quindi la domanda è: chi solleverà lo Scudetto questa stagione?

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Napoli: l’identità di una squadra che ha imparato a vincere
—Il Napoli si affaccia alla nuova stagione con l’aura di chi ha imparato a gestire le pressioni del successo. Dopo aver alzato lo Scudetto in due delle ultime tre edizioni, il club partenopeo entra in campo con consapevolezza e ambizione. L’ossatura della squadra è rimasta intatta, e questo è forse il loro vero punto di forza: una struttura tattica collaudata, capace di affrontare ogni tipo di avversario senza perdere equilibrio.
Nel campionato 2024/25, i numeri sono stati inequivocabili. Solo 27 gol subiti in 38 giornate, nessuno ha fatto meglio. La linea difensiva, organizzata e reattiva, ha saputo spegnere sul nascere le iniziative avversarie, mentre il centrocampo si è dimostrato il motore silenzioso della squadra. L’attacco, più distribuito che centralizzato, ha permesso a diversi interpreti di andare a segno, creando una varietà offensiva difficile da leggere per le difese rivali.
Il mercato estivo ha portato rinforzi mirati, soprattutto nella zona centrale del campo. Giocatori con visione e capacità di inserimento che offriranno nuove soluzioni al tecnico, senza snaturare la filosofia di gioco. A tutto questo si aggiunge un altro elemento decisivo: l’ambiente. Il Diego Armando Maradona non è solo uno stadio, è una fucina di energia. Il supporto dei tifosi, mai intermittente, rappresenta quella spinta in più che, nella lunga corsa al titolo, può fare la differenza quando le gambe pesano e la lucidità vacilla.
Inter: l’ossessione per il riscatto e una rosa da protagonista
—Se il Napoli ha conquistato lo scettro, l’Inter è rimasta con la fame. Solo un punto ha separato i nerazzurri dalla vetta nella scorsa stagione, un dettaglio che ha lasciato il sapore amaro dell’incompiuto. Ecco perché il club milanese si è mosso con decisione sul mercato, rinforzando un reparto offensivo già devastante con profili in grado di elevare ulteriormente il tasso tecnico della squadra.
I 79 gol realizzati nel 2024/25 raccontano di un sistema offensivo che sa come colpire, ma l’Inter non è solo esplosività davanti. La fase difensiva, spesso sottovalutata, è stata altrettanto determinante, con una differenza reti finale di +44 che testimonia una solidità strutturale costruita nel tempo.
L’Inter ha anche un vantaggio importante: l’abitudine alla pressione. Nei big match, la squadra ha mostrato maturità e tenuta mentale, caratteristiche che diventano essenziali quando i punti iniziano a pesare il doppio.
Atalanta: quando l’ambizione incontra il coraggio
—L’Atalanta non è più una sorpresa, ma una realtà consolidata. Il terzo posto della scorsa stagione, con 74 punti all’attivo e 78 gol segnati, è la conferma di un progetto tecnico che continua a dare frutti. I bergamaschi sono riusciti a mantenere la loro identità offensiva pur lavorando in estate per aggiungere maggiore copertura dietro, aspetto che negli anni scorsi aveva limitato le ambizioni.
Il tecnico Ivan Juric, arrivato per portare energia e organizzazione, ha imposto un’impronta precisa fin dal ritiro estivo. Pressing alto, transizioni rapide, verticalizzazioni immediate: un calcio pensato per destabilizzare gli avversari fin dal primo pallone. Il reparto offensivo, capace di colpire in modi differenti, dai contropiedi letali alle azioni manovrate, resta uno dei più divertenti e temuti del campionato.
Juventus: ripartire con coraggio e idee chiare
—La Juventus arriva ai nastri di partenza con un’aria diversa, quasi come se volesse lasciarsi alle spalle ogni esitazione. Il quarto posto della passata stagione ha fatto da sveglia.
La stagione 2024/25 ha messo in luce il limite più evidente: solo 58 gol segnati, un bottino scarno per una squadra con simili ambizioni. La società ha reagito inserendo in rosa profili rapidi, capaci di saltare l’uomo, dare ampiezza e creare superiorità numerica.
In difesa, invece, i numeri parlano di un reparto già solido: 35 reti incassate nel campionato scorso, con un baricentro basso e letture precise nei momenti più tesi. Il ritorno alla continuità, intesa come prestazioni convincenti su più turni, sarà l’obiettivo primario.
Una stagione imprevedibile, carica di promesse
—L’annata che sta per cominciare ha il sapore delle grandi occasioni. Il Napoli parte con il favore dei numeri, ma i margini tra le prime della classe si sono accorciati in modo netto. Inter, Atalanta e Juventus si presentano con assetti competitivi e obiettivi ambiziosi, pronti a rosicchiare punti ai campioni in carica e a ribaltare ogni previsione.
Il livello tecnico generale è salito. Non ci sono squadre perfette, ma ogni club nelle prime posizioni ha qualcosa in grado di far male. Sarà un campionato dove il dettaglio conterà.
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