Le tappe

Ciccio Caputo e la sua gavetta: “Giocavo in parrocchia, ad Altamura mi hanno sempre scartato”

Ciccio Caputo e la sua gavetta: “Giocavo in parrocchia, ad Altamura mi hanno sempre scartato” - immagine 1
Nel corso dell'intervista rilasciata a NetBetNews, Ciccio Caputo ha ripercorso le prime tappe della sua lunga carriera.
Luca Paesano
Luca Paesano Redattore 

Prima di arrivare a segnare gol su gol in Serie A, Ciccio Caputo ne ha vissute di tutte i colori. La sua è una delle ultime storie di gavetta vera, di chi parte dai campi dissestati della provincia barese ed arriva a calcare i prati perfetti dei più grandi stadi di Italia. L'ex attaccante di Bari, Sassuolo ed Empoli tra le altre, ha ripercorso ai microfoni di NetBetNews le prime tappe della sua lunga carriera.

Ciccio Caputo e la sua gavetta: “Giocavo in parrocchia, ad Altamura mi hanno sempre scartato”- immagine 2

Ciccio Caputo: "Sono partito dal basso, da ragazzo giocavo in parrocchia"

—  

"Diciamo che la mia storia, la mia carriera è partita proprio dal basso, è partita dai campi di periferia. Addirittura da ragazzino giocavo in parrocchia, poi di là sono passato in una scuola calcio di un paesino vicino al mio. Io sono di Altamura, sono andato a giocare nel Toritto, un paese di 8.000 abitanti. Loro sono stati quelli che hanno sempre creduto in me. In alcune scuole calcio ad Altamura, dove ho iniziato e ho provato a fammi vedere, mi hanno sempre scartato; quindi, sono stato un po’ costretto ad andare fuori. E devo dire grazie a Onofrio Colasuonno, l’allenatore che fece di tutto per portarmi là e con cui tuttora ho un gran rapporto. La mia carriera è partita proprio dai campi in terra battuta.

Prima di andare a Bari ho fatto un anno di C2 a Noicattaro ed è stato un anno molto importante per me. Là ho conosciuto il mio agente. Da lì è iniziato un grande rapporto con lui e l'anno dopo siamo andati a Bari, grazie anche al direttore Daniele Faggiano e Giorgio Perinetti, che mi hanno dato questa occasione. Io sono partito in ritiro con il Bari, ma consapevole di andare via a giocare. Essendo giovane avevo l’idea di andare a giocare in Serie C. Però ho avuto la fortuna di essere allenato da Antonio Conte e lui ha voluto a tutti i costi che io rimanessi. È stato un anno bellissimo, in cui abbiamo vinto il campionato con il Bari dopo 30 anni e ho fatto 10 gol al mio primo anno di Serie B. È stato veramente un anno indimenticabile".

Ciccio Caputo e la sua gavetta: “Giocavo in parrocchia, ad Altamura mi hanno sempre scartato”- immagine 3