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Derby dell’Appennino: Fiorentina-Bologna, la sfida tra due capitali del gusto

Fiorentina Bologna
Al via il confronto enogastronomico tra le due città: bistecca, ribollita e crostini contro tortellini, lasagne e mortadella per una sfida tra schiettezza toscana e ricchezza emiliana.
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

Domenica 26 ottobre, puntuale all’ora più felice del giorno, va in scena il derby dell’Appennino: Fiorentina-Bologna. Due squadre separate da meno di cento chilometri, due capitali della cucina italiana. Sì, perché questo match non si gioca al Franchi, né al Dall’Ara: questa volta, il campo è la tavola.

I pronostici danno la Fiorentina leggermente favorita, contro un Bologna comunque insidioso. La nostra sfida, invece, promette fuoco e fiamme: Firenze, con i suoi piatti schietti e carnivori, contro Bologna e la sua tradizione ricca e confortante. A chi andranno i tre punti?

Primo tempo: Firenze scende in campo

Fiorentina Bologna
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La Viola parte con un classico 4-3-3, solido e concreto come la cucina toscana. Le chiavi della difesa sono in mano ai pici all’aglione, in grado di respingere ogni assalto con il loro profumo di casa. I due medianacci a centrocampo non possono che essere ribollita e pappa al pomodoro: due piatti poveri, ma coriacei. Ma un derby importante merita un attacco pesante: ecco i titolarissimi, il lampredotto farcito in un panino a rosetta e condito con la salsa verde, e sua maestà la fiorentina, rigorosamente al sangue.

Disponibili per il mister, spalmabili e imprevedibili come un’ala in stato di grazia, i crostini con i fegatini. Tra i pali, a difendere con la sua dolcezza amarognola, si piazza il castagnaccio, austero ma efficace. Una formazione capace di farsi rispettare in ogni trattoria, e di imporsi con forza, autenticità e carattere.

Secondo tempo: Bologna risponde con abbondanza

bologna Fiorentina
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Ma Bologna non resta certo a guardare. Con un 3-5-2 d’impatto, i rossoblù impostano la partita su ricchezza e profondità. In difesa si posizionano i tortellini in brodo, semplici e rassicuranti, mentre a centrocampo comandano le lasagne alla bolognese, un piatto tanto tecnico quanto complesso.

Sulle fasce spingono le tagliatelle al ragù, mentre a bordocampo scalpita la mortadella, pronta a fare la differenza come un jolly di lusso. La coppia d’attacco è esplosiva: cotoletta alla petroniana e crescentine con affettati, pronte a sfondare qualsiasi difesa. In porta, dolce e infallibile, il mascarpone con cioccolato, pronto a salvare il risultato anche nei minuti finali.

Fiorentina-Bologna: il triplice fischio

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Impossibile decidere chi vince. La Fiorentina incarna la forza e la schiettezza toscana, Bologna la generosità e il piacere del convivio. Forse, il modo migliore per onorare questo derby dell’Appennino in salsa culinaria potrebbe essere un pareggio, anche se un pranzo in due tempi, con lasagne e fiorentina nello stesso menù, non sarebbe un’impresa da tutti.