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Si sono affrontati a malapena cinque giorni fa al Maradona due dei tecnici migliori del nostro campionato. Stiamo parlando di Antonio Conte e Cesc Fabregas, due grandi allenatori, uno con una ricca e vincente carriera alle spalle e l'altro con una storia ancora tutta da scrivere. Tra i due non è mancata anche qualche scintilla all'intervallo, causata dalle ripetute perdite di tempo dei comaschi che hanno mandato in fumo l'allenatore del Napoli. Proprio sul confronto con Conte, il tecnico spagnolo si è espresso nel corso di un'intervista rilasciata a RSI Sport.
Cesc Fabregas e Antonio Conte si erano già conosciuti nel 2016, quando uno era il metronomo del Chelsea e l'altro ne era appena allenatore dopo la chiusura dell'era vincente alla Juventus. "Sicuramente è stato uno degli allenatori più pesanti sulla tattica", ricorda lo spagnolo. "Con lui facevamo un 3+2 in impostazione, difesa a cinque, e si lavorava tantissimo su quello". Un lavoro che tuttavia ha pagato, perché nel biennio vissuto a Londra il tecnico è riuscito a portare a casa Premier League ed Fa Cup.
Lo stesso allenatore e bandiera della nazionale spagnola ha ammesso di aver imparato molto dai diversi allenatori che ha incontrato nell'arco della sua carriera. Non soltanto nel bene, ma anche nel male. "Le cose più positive, ma anche le cose che non piacevano... me le appuntavo sempre. Per ricordarlo, per fissarlo dentro nella mia testa. Alcuni giorni l'allenatore deve fare cose che gli piacciono e altre che non piacciono tanto". E ha concluso: "Mi prendo tantissime cose da tutti i miei ex allenatori e Antonio Conte è uno dei più bravi senza dubbio".
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