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Le etimologie nel calcio

Genoa, da Malinovskyi a Messias: l’etimologia dei cognomi della Serie A

Stefano Sorce
Stefano Sorce
Esploriamo le etimologie dei cognomi dei giocatori del Grifone, mettendo in luce l’origine linguistica e culturale di ciascun nome. Da Vieira a Colombo, passando per Cornet, Malinovskyi e tanti altri
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Ogni calciatore del Genoa porta in campo molto più del proprio talento. Nel momento in cui entra al Ferraris e indossa la maglia rossoblù, con sé arrivano anche le radici del suo cognome: storie antiche, viaggi familiari, identità culturali che precedono il calcio e che spesso raccontano la provenienza di un’intera famiglia. I cognomi, in fondo, sono una piccola biografia condensata in una parola sola. L’etimologia, così, diventa un modo diverso di raccontare il calcio. Non più soltanto numeri, ruoli e statistiche, ma una narrazione che parte dai cognomi per ritrovare la storia delle persone.

Ci sono giocatori che nel loro nome custodiscono una professione scomparsa, altri che rimandano a un luogo preciso da cui tutto è iniziato; alcuni evocano tradizioni agricole o artigiane, altri richiamano divinità nordiche, simboli religiosi o persino frutti di bosco. Basta soffermarsi un attimo per scoprire che dietro ogni cognome del Genoa si nasconde un significato: la legge nel caso di Leali, la forza guerriera per Thorsby, i lamponi ucraini per Malinovskyi, la colomba portatrice di pace per Colombo, l’impronta ecclesiastica di Siegrist, l’energia del carbone per Carboni, il suono squillante di un corno per Cornet e tanti altri.

Questo articolo è allora un invito a guardare oltre. A leggere i cognomi non come semplici etichette stampate sulla schiena, ma come simboli di una storia più grande, fatta di luoghi, famiglie, cultura e identità. Perché capire da dove vengono i nomi di chi scende in campo significa, in qualche modo, capire anche da dove viene la squadra stessa.

Genoa: Radici europee tra legge, mito e terra

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Nicola Leali, nato il 17 febbraio 1993 a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, porta un cognome di origine italiana che affonda le proprie radici nel latino legalis, ovvero “conforme alla legge” o “legale”. Questo appellativo veniva utilizzato in passato per indicare persone considerate affidabili, integerrime e rispettose delle norme, oppure legate a funzioni giuridiche e amministrative. L’etimologia del cognome Leali richiama quindi l’idea di correttezza, serietà e affidabilità, qualità che nella tradizione onomastica venivano riconosciute come motivo d’orgoglio all’interno della comunità.

Morten Thorsby, nato il 5 maggio 1996 a Oslo, porta un cognome di origine scandinava che affonda le radici nella tradizione norrena. Il cognome Thorsby è composto da due elementi: “Thor”, il nome della celebre divinità del tuono e della forza nella mitologia norrena, e il suffisso “-by”, tipico dei toponimi scandinavi, che significa “fattoria”, “insediamento” o “villaggio”. Il significato complessivo rimanda quindi all’idea di “villaggio di Thor” o “luogo consacrato a Thor”. Si tratta di un cognome che evoca potenza, protezione e un legame con le antiche credenze vichinghe, testimonianza delle radici culturali profondamente nordiche della famiglia.

Aaron Martín, nato il 22 aprile 1997 a Montmeló, in Catalogna, porta un cognome dalla forte tradizione ispanica e latina. Martín deriva infatti dal nome proprio Martinus, collegato all’antico culto del dio Marte, divinità romana della guerra. Il significato originario del cognome rimanda quindi a concetti come “guerriero” o “dedicato a Marte”, e storicamente veniva attribuito come segno di forza, valore e spirito combattivo. Diffusissimo in tutto il mondo ispanofono, il cognome Martín conserva una chiara connotazione di energia e determinazione, perfettamente in linea con la mentalità e la tenacia richieste nel calcio moderno.

Leo Skiri Østigård, difensore centrale del Genoa, nato il 28 novembre 1999 a Åndalsnes, in Norvegia, porta un cognome che riflette in modo evidente l’eredità geografica e culturale delle regioni scandinave. Østigård deriva dalla fusione di due elementi: “Østi” o “Øst”, che in norvegese significa “est”, e “gård”, termine diffuso nella toponomastica nordica per indicare una “fattoria”, un “podere” o una grande proprietà agricola. Il significato complessivo richiama quindi l’idea di una “fattoria dell’est” o di una dimora situata nella parte orientale di un territorio. Si tratta di un cognome fortemente legato alla terra, alla natura e al radicamento familiare, che porta con sé un senso di origine e appartenenza tipico delle comunità rurali norvegesi.

Simboli forti tra fede, natura e lavoro

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Walter Junior Messias, nato il 13 maggio 1991 a Ipatinga, in Brasile, porta un cognome che ha un’origine fortemente connotata dal punto di vista religioso e culturale. Messias corrisponde infatti alla forma portoghese e spagnola del termine “Messia”, che deriva dall’ebraico Mashíach, ovvero “unto”, “colui che è consacrato”. Nella tradizione giudeo-cristiana esso identifica la figura scelta da Dio per guidare e salvare il popolo, assumendo un valore di speranza, redenzione e protezione spirituale.

Albert Grønbæk, nuovo acquisto del Genoa, nato il 23 maggio 2001 a Risskov, in Danimarca, porta un cognome tipicamente scandinavo, fortemente legato alla natura e alla geografia del territorio danese. Grønbæk è composto da due elementi della lingua danese moderna: grøn, che significa “verde”, e bæk, che indica un “ruscello” o un piccolo corso d’acqua. Il significato complessivo si può interpretare come “ruscello verde” o “corso d’acqua immerso nel verde”. Il cognome rimanda quindi a un’origine toponimica, probabilmente riferita a una località caratterizzata da paesaggi rigogliosi, acqua e campi erbosi, elementi ricorrenti nelle pianure del Nord Europa. Porta con sé un forte senso di naturalità, equilibrio ambientale e radicamento a un luogo specifico, coerente con la tradizione onomastica danese che spesso identifica le famiglie attraverso il legame con la terra.

Ruslan Malinovs’kyj, nato il 4 maggio 1993 a Žytomyr, porta un cognome di origine ucraina con radici linguistiche slave orientali. Malinovs’kyj deriva dal termine malina, che in ucraino significa “lampone”. Il cognome ha quindi una chiara origine toponimica o descrittiva: indicava verosimilmente una famiglia proveniente da un luogo caratterizzato dalla presenza di lamponeti, o persone che lavoravano o possedevano terre coltivate a piccoli frutti. Il suffisso -s’kyj aggiunge una connotazione geografica tipica dell’onomastica ucraina e può essere tradotto come “originario di”, “appartenente a”.Nel complesso, il cognome può essere interpretato come “colui che proviene dal luogo dei lamponi” o della terra dei lamponi”.

Valentin Carboni, nato il 5 marzo 2005 a Buenos Aires, porta un cognome di origine italiana. Carboni deriva dal termine “carbone” e indica, in origine, un’occupazione legata alla produzione o al commercio di carbone vegetale, figura molto diffusa nelle comunità rurali italiane tra XIX e XX secolo. Il cognome ha quindi un’origine professionale, come spesso accade nella tradizione onomastica italiana, e identifica una famiglia la cui storia si intrecciava con il lavoro nei boschi e l’energia prodotta dal legname. Dalla Buenos Aires delle radici argentine fino alle origini italiane custodite nel cognome, Carboni porta con sé una traccia di tradizione familiare legata al mestiere, alla resilienza e alla tenacia.

Genoa, tra viaggi, identità e confini culturali

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Lorenzo Colombo, attaccante del Genoa, nato l’8 marzo 2002 a Vimercate, porta uno dei cognomi più diffusi nell’Italia settentrionale. Colombo deriva direttamente dal termine latino columbus, cioè “colomba”, simbolo da secoli associato alla pace, alla purezza e alla buona sorte. Nella storia italiana, la colomba ha avuto anche significati religiosi e sociali di rilievo, divenendo emblema di spirito pacificatore e messaggero di rinnovamento. Il cognome può dunque essere interpretato come un appellativo legato o a una caratteristica personale percepita come mite e rassicurante, o a una funzione simbolica riconosciuta alla famiglia. Si tratta di un cognome che evoca un’identità serena, fidata e positiva, riconoscibile nella cultura italiana da secoli e capace di unire l’eredità latina alla tradizione popolare moderna.

Benjamin Siegrist, secondo portiere del Genoa, nato a Therwil il 31 gennaio 1992, porta un cognome che ha origini germanico-svizzere: il termine Siegrist deriva dal medio-alto tedesco sigriste che indicava il ruolo di sacrista o chierico incaricato della cura della chiesa, dell’edificio e dei suoi beni.Il cognome, dunque, nasce come nome professionale-occupazionale: qualcuno che era “custode della chiesa” o “amministratore sacro”, figura rispettata nella comunità medievale. Nel tempo, la famiglia Siegrist si è diffusa principalmente in Svizzera e nella Germania tedesco-fona, portando con sé un’identità legata all’“ordine” e alla “disciplina”, valori che possono risuonare anche nell’ambito sportivo moderno.

Maxwel Cornet, Bingerville, 27 settembre 1996: il cognome Cornet è di origine francofona e trova una delle sue radici etimologiche nel termine “cornet”, dal francese antico cornet che significa “tromba” o “corno piccolo”, derivato dal latino cornū. Può inoltre essere un cognome toponomastico o abitativo: in Belgio e in Francia “Cornet” indicava chi viveva vicino a un «angolo» (“corner”) o una «punte» di terreno (“cornu, corna”), come testimoniano le fonti onomastiche. Nel contesto di Cornet, il cognome può richiamare dunque un’identità connessa al suono, alla proclamazione o al richiamo (il “cornista” o “suonatore di corno”), oppure al concetto di “punto d’angolo” o “luogo a margine”. Possiede quindi una doppia valenza: professionale e/o topografica.

Patrick Vieira, Dakar, 23 giugno 1976: Il cognome Vieira ha un’origine tipicamente portoghese e galiziana. Deriva dal termine vieira, che significa “conchiglia di capasanta”, simbolo molto diffuso nella tradizione iberica. La capasanta è storicamente legata al pellegrinaggio di Santiago de Compostela, diventando un segno distintivo di chi percorreva vie spirituali o rotte marittime. L’etimologia è quindi di tipo toponimico e simbolico: indicava persone originarie di luoghi ricchi di conchiglie o zone costiere, oppure famiglie associate al pellegrinaggio, alla navigazione o al viaggio.