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George Weah: “Ho giocato al Milan, ma adoravo la Juve e Platini”

George Weah
George Weah, 5 anni al Milan da calciatore nonostante l'amore incondizionato per la Juventus dove milita attualmente suo figlio Timothy
Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 

A consegnare il Pallone d'Oro a Rodriè stato George Weah, leggenda del calcio internazionale e vincitore del prestigioso riconoscimento nel 1995. L'ex calciatore del Milan si è complimentato con il centrocampista del Manchester City, servendosi della storia del calciatore spagnolo per ripercorrere la sua: cinque anni di militanza in rossonero, nonostante la passioni per i colori bianconeri della Juventus.

George Weah, la lunga scalata dall'Africa all'Europa

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George Weah ha ripercorso la sua carriera con umiltà e fierezza. Ha ricordatoo il suo viaggio dal piccolo ghetto liberiano fino ai palcoscenici del calcio europeo e ha omaggiato i suoi allenatori e il duro lavoro che lo hanno trasformato nel campione che ha conquistato l'Europa: “Sono arrivato da un piccolo ghetto all'Europa, raggiungendo certi livelli. Voglio ringraziare tutti i miei allenatori, mi hanno reso quello che sono diventato. Poter vincere il Pallone d'Oro venendo da dove vengo era inimmaginabile. Nel nostro paese è stato uno strumento di promozione della pace”.

Timothy Weah

Weah ha sempre creduto nella capacità dello sport di unire e ispirare, e il suo successo è diventato per la Liberia un simbolo di speranza e riscatto. Da calciatore africano in un panorama europeo dominato da fuoriclasse europee e sudamericane, Weah ha dovuto superare numerosi ostacoli, conquistando con forza un posto di rilievo tra i grandi del calcio.

Rummenigge e Platini, Inter-Juventus (anni '80)

La passione per la Juventus e l'ammirazione per Platini

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Nonostante la storia di successo con il Milan, Weah ha svelato l'amore per la Juventus e per uno dei suoi storici campioni: “Sapete della Juventus e del Tottenham, ma anche se amavo il bianconero ho fatto il mio dovere col Milan. Il suo legame affettivo con la Juventus sembra derivare da un'ammirazione profonda per Platini, uno dei più grandi fuoriclasse della storia del calcio e figura iconica per tutti gli amanti del pallone: "Adoravo Platini e sono felice che mio figlio giochi per la Juve”.

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